C’era una volta un giovane, era un giovane molto attivo non solo in parrocchia ma in Diocesi, animatore dell’azione cattolica e poi gifrino della fraternità di Sinalunga. Si chiama Giacomo e, come il santo di cui porta il nome, ha sentito che la vita gli presentava sempre nuove occasioni per farsi dono finché, pian piano, imparò a capire che il Signore gli stava donando davvero tanto, così tanto che per continuare a seguire il Signore occorreva che tutto quello che riceveva lo donasse agli altri. Ha imparato a fare della sua vita un dono, spostando lo sguardo e il cuore dalle cose della terra verso il Cristo.
Ed è lì che la vita ha preso una svolta decisiva, non solo perché per seguire il Signore ha dovuto lasciare quello che faceva prima, non solo perché ha dovuto lasciare il lavoro, la famiglia, le amicizie e tutto ciò che dava una certa sicurezza e indipendenza ma perché sul suo viso è apparsa una luce nuova, la sua vita è cambiata nel momento in cui si è abbandonato fiduciosamente abbracciando, come Francesco d’Assisi, la vita religiosa facendosi frate minore.
No, non è giusto dire c’era una volta perché lui è fra Giacomo, da ieri frate minore e noi non abbiamo perso nulla anzi abbiamo capito che è in Dio la nostra felicità ed è una possibilità aperta per tutti!
Grazie Giacomo, tutta la Pastorale Giovanile diocesana e il Centro Diocesano Vocazioni Montepulciano-Chiusi-Pienza dice grazie per il tuo sì e dice grazie anche al nostro Vescovo che ha voluto volare fino in Polonia per esserti vicino e rappresentare tutta la diocesi in questo momento di grazia.