ABBADIA SAN SALVATORE, OGGI LA FESTA PER I 150 ANNI DELLA MISERICORDIA CON LA MESSA PRESIEDUTA DAL CARD. LOJUDICE

Grande festa oggi per i 150 anni della Misericordia di Abbadia San Salvatore. Una ricorrenza importante come lo è l’attività che da sempre svolge la Confraternita.

Una festa doppia con la Santa Messa alle  ore 11  nella chiesa di Santa Croce – presieduta  dal cardinale Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza –  e subito dopo l’inaugurazione, in viale Roma, una nuova ambulanza donata dalla Fondazione Letizia Cardoni, Fondazione fortemente voluta dal padre Enrico e dalla madre Cesarina, scomparsa di recente, in ricordo della figlia Letizia. Si tratta del secondo mezzo di soccorso, grazie alla gran parte della spesa per l’acquisto sostenuta da Enrico Cardoni.

Tornando alla ricorrenza della Confraternita è il Governatore, Danilo Romani, a parlare della «ricostituzione» della Misericordia. «Una «ricostituzione -scrive il Governatore- in quanto le Misericordie sono di epoca medievale. Penso che anche quella di Abbadia sia sorta molto presto. Era proprietaria ed aveva la sede in una delle chiese più antiche di Abbadia, quella di San Michele Arcangelo, citata già nel 1229. La prima data certa della sua esistenza la troviamo, però, nel verbale della visita pastorale di Monsignor Bagnesi (1764), nel quale il presule ricorda che la Misericordia di Abbadia aveva l’obbligo della «celebrazione di una messa all’anno per l’anima di Evangelista Cerrini in vigore del suo testamento del giorno 28 giugno 1648 rogato da Bartolomeo Magalotti, nel quale venivano lasciati alla Confraternita undici castagni in contrada Valle Piatta».Alla fine del XVIII secolo tutte le associazioni di volontariato, come tanti luoghi di culto, compreso il monastero di Abbadia, furono soppresse dal Granduca Pietro Leopoldo.

«La Misericordia -scrive ancora Danilo Romani- seguì la stessa sorte. Fu privata delle sue proprietà e della sua sede, che fu sconsacrata e trasformata poi in civili abitazioni.

Quando il Granduca divenne imperatore d’Austria, il suo successore permise la rinascita delle associazioni. Alcune iniziarono subito l’attività. La Misericordia di Abbadia vide, invece, avvenne, per volere dell’avvocato Cesare Daddi, più tardi rispetto ad altre. Ci fu il sostegno di tutta l’Amministrazione comunale e in particolare -ricorda Romani- dal sindaco Domenico Castelli. Per 150 anni, ininterrottamente, la Misericordia è stata -conclude il Governatore- al fianco della Comunità di Abbadia e di quelle vicine. Sempre con grande generosità e altruismo, anche nei momenti in cui le difficoltà sembravano travolgerla».

(Fonte: La Nazione).