Don Claudio, Porelli, parroco di San Pietro ad Mensulas a Sinalunga condivide con noi il bilancio di 56 giorni intensi di attività con e per i giovani.
E anche quest’anno cala il sipario sulla nostra intensa e bellissima estate!
Un sipario che non vuole essere il termine di un qualcosa che ricorderemo con piacere, ma l’inizio di una nuova vita nella quale porteremo impresse nel nostro cuore emozioni irripetibili.
Eh si, irripetibili!! Perché ogni campo e ogni settimana di Grest hanno una propria storia e hanno i propri partecipanti che sono unici!!
I bambini, i ragazzi, i giovani: con loro vogliamo costruire il futuro, ma con loro dobbiamo vivere il presente.
Il loro presente!!! I bambini con la loro voglia di scoprire il mondo e le cose belle che lo riempiono, la loro voglia di correre, ridere, cantare e giocare, ma che rischiano di perderla perché fatti crescere troppo in fretta.
I ragazzi che con le loro emozioni si affacciano ad un mondo che li vuole spenti, inerti e instupiditi dietro uno schermo di un cellulare, ma che invece hanno tanto da dire e da dare: basterebbe ascoltarli un pochino di più senza riempirli di tante parole a volte inutili e dannose.
I giovani che nel mondo già ci stanno, ma che ancora hanno bisogno di guide che li indirizzino sulla giusta strada.
Purtroppo però, soprattutto dei ragazzi e dei giovani, troppo spesso si hanno pregiudizi sciocchi e infondati e certe parole, come deserto, meditazione, condivisione e ascolto reciproco, si pensa essere lontane dalle loro vite perché, stupidamente, non li riteniamo in grado; e invece è proprio su queste parole che vogliono essere misurati perché di ragazzi in gamba ne è piena la terra: dobbiamo solo aiutarli a uscire fuori!!
Queste 8 settimane di attività hanno voluto essere proprio tutto questo: vivere il loro presente!! Ed è stato bellissimo ritrovarsi tra le mani tutte le loro emozioni, è stato bellissimo sentire il loro affetto e la loro fiducia, è stato bellissimo stare con tutti loro, è stato bellissimo!!!!
Voglio chiudere questo post dedicando a ciascuno dei miei “bimbi belli” la canzone di Gianni Morandi “Un modo d’amore”:
C’è un grande prato verde dove nascono speranze
Che si chiamano ragazzi, quello è il grande prato dell’amore
Uno, non tradirli mai, han fede in te
Due, non li deludere, credono in te
Tre, non farli piangere,
Quattro, non li abbandonare, ti mancheranno
Quando avrai le mani stanche e tutto lascerai
Per le cose belle ti ringrazieranno, soffriranno per gli errori tuoi.