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OGGI LA FESTA DI SANT’ANTONIO ABATE, TANTE LE CERIMONIE DI BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI

Oggi ricorre la festa liturgica di Sant’Antonio abate. In tutta la diocesi previste le benedizioni degli animali.

Ascesi e preghiera

La sua vita è stata scandita dalla solitudine, dal digiuno e dal lavoro. Rimasto orfano a 20 anni, da giovane ha donato tutti i suoi beni ai poveri e si è ritirato nel deserto, dove ha anche combattuto contro le tentazioni del demonio, scegliendo la via dell’ascesi e della preghiera. Ad Antonio si deve la costituzione di famiglie di monaci che, sotto la guida di un padre spirituale, si consacrarono al servizio di Dio.

Sant’Antonio e la benedizione degli animali

E’ solitamente raffigurato con accanto un maiale con al collo una campanella. Tale rappresentazione iconografica è legata al fatto che l’antico Ordine ospedaliero degli “Antoniani” allevava maiali all’interno dei centri abitati poiché il grasso di questi animali veniva usato per ungere gli ammalati colpiti dall’ergotismo. Tale morbo venne poi chiamato “il fuoco di Sant’ Antonio”.

Nel giorno della sua festa liturgica, si benedicono le stalle e si portano a benedire gli animali domestici. Nell’iconografia è associato a Sant’Antonio anche il bastone degli eremiti a forma di T, la “tau”, ultima lettera dell’alfabeto ebraico.

Un dono di Dio

Nella biografia “Vita Antonii”, Sant’ Atanasio scrive queste parole riferite a Sant’Antonio: “Che fosse dappertutto conosciuto, da tutti ammirato e desiderato, anche da quelli che non l’avevano visto, è un segno della sua virtù e della sua anima amica di Dio. Infatti non per gli scritti né per una sapienza profana né per qualche capacità è conosciuto Antonio, ma solo per la sua pietà verso Dio. E nessuno potrebbe negare che questo sia un dono di Dio. Come infatti si sarebbe sentito parlare in Spagna e in Gallia, a Roma e in Africa di quest’uomo, che viveva ritirato tra i monti, se non l’avesse fatto conoscere dappertutto Dio stesso, come egli fa con quanti gli appartengono, e come aveva annunciato ad Antonio fin dal principio? E anche se questi agiscono nel segreto e vogliono restare nascosti, il Signore li mostra a tutti come una lucerna, perché quanti sentono parlare di loro sappiano che è possibile seguire i comandamenti e prendano coraggio nel percorrere il cammino della virtù”.

(Fonte: Vaticannews.va)

MESSAGGIO DELLA CEI PER L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA, “PREZIOSA OPPORTUNITÀ FORMATIVA”

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana invita a considerare l’insegnamento della religione cattolica “una preziosa opportunità formativa, che arricchisce il percorso scolastico promuovendo la conoscenza delle radici e dei valori cristiani della cultura italiana”. Qui di seguito il Messaggio della CEI in vista della scelta di avvalersi dell’Insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2024/25. I dati relativi all’anno scolastico 2022/23 restituiscono un quadro di sostanziale stabilità, con una media nazionale di avvalentisi pari all’84,05%.

 

Cari studenti e cari genitori, nelle prossime settimane si svolgeranno le iscrizioni al primo anno dei diversi ordini e gradi di scuola. In questa occasione, dovrà essere effettuata anche la scelta se avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica (Irc). Vi invitiamo a considerarla una preziosa opportunità formativa, che arricchisce il percorso scolastico promuovendo la conoscenza delle radici e dei valori cristiani della cultura italiana. Sono trascorsi quasi quarant’anni da quando, con l’Accordo di revisione del Concordato del 1984 e la successiva Legge di ratifica del 1985, l’insegnamento della religione ha assunto il profilo attuale: quello di una disciplina scolastica aperta, aggiornata dal punto di vista pedagogico e didattico, adeguata all’oggi, attenta ai bisogni educativi delle persone e condotta nel rispetto più assoluto della libertà di coscienza di ognuno. Un valido momento di studio e di dialogo, fatto proprio ogni anno dalla stragrande maggioranza di studenti e di famiglie. L’ampia partecipazione attesta la qualità formativa di tale insegnamento e, allo stesso tempo, richiama a una responsabilità e a un’attenzione da parte di tutti; la relazione che si instaura fra insegnanti e alunni fa sì che si possano intercettare tematiche culturali ed esistenziali altrimenti non trattate a scuola. In un momento come l’attuale in cui si moltiplicano, da parte dei ragazzi, le domande di ascolto e di vicinanza, l’“alleanza educativa” tra Chiesa e scuola su cui si fonda l’Irc si rivela una risorsa assai preziosa. A renderla possibile ed efficace sono in primo luogo i docenti di religione, di cui riconosciamo la preparazione e la disponibilità e ai quali vogliamo esprimere gratitudine e sostegno. Un pensiero particolare va ai giovani chiamati per la prima volta a scegliere personalmente l’insegnamento della religione cattolica. Cari ragazzi, ci rivolgiamo a voi attingendo alle parole rivolte da papa Francesco a migliaia di vostri coetanei l’estate scorsa durante la Giornata mondiale della gioventù a Lisbona. Voi, cari studenti, “pellegrini del sapere”, cosa volete vedere realizzato nella vostra vita e nel mondo? Quali cambiamenti, quali trasformazioni? E in che modo l’esperienza che fate a scuola può contribuirvi? Cercate e rischiate! Abbiate il coraggio di sostituire le paure con i sogni! Noi abbiamo fiducia in voi. Possa l’Irc, con il contributo di tutti, sostenere le vostre famiglie nel compito educativo e accompagnare ciascuno di voi nell’avventura della scuola e della vita.

OGGI L’INCONTRO DEL CARD. LOJUDICE CON MONS. IALLOUF, VICARIO APOSTOLICO DI ALEPPO DEI LATINI

Questa mattina a Roma , presso la delegazione della Custodia della Terra Santa, il card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza ha incontrato Mons. Hanna Jallouf, vicario apostolico di Aleppo dei Latini. Insieme al Cardinale erano presenti anche Don Antonio Canestri, vicario generale della diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza e la dott. ssa Francesca Starnini.

L’incontro è stato l’occasione anche per conoscere la situazione dei cristiani in Siria in un conteso sociale ed economico molto difficile.

Dagli anni 80 esiste un consolidato rapporto di amicizia e collaborazione tra la diocesi i francescani e le comunità cristiane in Terra Santa e in particolare in Siria.

Sul prossimo numero dell’Araldo Poliziano l’intervista a mons. Hanna Jallouf.

PER 13 RAGAZZI DI SINALUNGA UNA TRE GIORNI DI VOLONTARIATO A SIENA, OSPITI DEL CARD. LOJUDICE

I giovani della parrocchia di San Martino in Sinalunga hanno da poco vissuta un’esperienza davvero intensa e significativa. Tredici tra ragazze e ragazzi, infatti, accompagnati da tre animatrici, da un animatore, dal parroco don Riccardo Personè e da Don Kishor Uppalapati, sono stati ospiti del card. Augusto Paolo Lojudice nel palazzo arcivescovile di Siena, in piazza del Duomo, dal 2 al 5 gennaio 2024.

In questi tre giorni, i giovani si sono quindi impegnati come “volontari della carità” presso la mensa Caritas a Siena e il Centro Caritas Diocesano di Taverne d’Arbia. Inoltre, ogni giorno, hanno celebrato, guidati dal card. Lojudice, le lodi, i vespri e la Santa Messa nella cappella del palazzo arcivescovile, intitolata a san Biagio, vescovo e martire, dove sull’altare è posta la tela del Rustichino raffigurante i Santi Biagio e Ansano in venerazione della Vergine col Bambino.

«È stata – racconta don Personè – un’esperienza straordinaria di Chiesa in uscita, che dopo aver pregato per i più bisognosi poi li incontra e, per quello che può, li serve con amore e gioia. Papa Francesco nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium  ci ha insegnato cosa significhi questa espressione, “una comunità di discepoli missionari che prendono l’iniziativa, che si coinvolgono, che accompagnano, che fruttificano e festeggiano”. Ecco, noi abbiamo desiderato, voluto e scelto di uscire ed osare ed è stato realmente molto bello e arricchente soprattutto per i giovani».

«Questa esperienza – dice ancora don Personé – è l’inizio di un percorso che sta portando i nostri ragazzi a coinvolgersi nel rendersi utili con la loro presenza a Sinalunga presso la Misericordia e a continuare a settembre la stessa esperienza con altri amici e per una intera settimana per essere “volontari della carità” non più per tre giorni ma per tutta la vita. Grazie, dunque, ai primi tredici volontari, alle animatrici e all’animatore e ai genitori che hanno permesso ai loro figli di vivere un’esperienza davvero unica. Grazie anche alle volontarie nascoste, le cuoche che ogni giorno sono venute da Sinalunga per prepararci la cena. Un immenso grazie, infine, al nostro Cardinale che ogni mattina ci ha preparato la colazione ed ha condiviso tutto il suo tempo con noi».

 

ABBADIA SAN SALVATORE, INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELLA CARITAS 

Nel giorno della festa per Sant’Emilio, protettore dai terremoti, ad Abbadia San Salvatore sono stati inaugurati i nuovi locali della Caritas. Presenti il cardinale Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano- Chiusi-Pienza, il sindaco, Fabrizio Tondi, il parroco, e presidente della Caritas, don Antonio Bartalucci, il governatore della Misericordia, che ha concesso i locali, Danilo Romani, c’è stata una breve cerimonia.

Il sindaco Tondi ha portato il saluto della collettività, mentre il cardinale Lojudice ha sottolineato il ruolo trainante cella Caritas, l’importanza del grande lavoro di volontariato. La nuova sede (in precedenza la Caritas si trovava nel complesso abbaziale) risponde a pieno alle esigenze dell’associazione che fa capo alla diocesi.

Nei locali della Misericordia di via Remedi, oltre a una sala di accoglienza sono presenti gli spazi dove sistemare i generi di prima necessità da donare ai bisognosi.

(Fonte La Nazione, foto La Nazione)

 

EPIFANIA, LE CELEBRAZIONI DEL CARD. LOJUDICE A SIENA E CHIUSI

Nel giorno della ricorrenza dell’Epifania il Cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena – Colle Val D’Elsa – Montalcino e Vescovo di Montepulciano – Chiusi – Pienza presiederà due solenni celebrazioni.

La prima questa mattina presso il Duomo di Siena, la seconda invece verrà celebrata questo pomeriggio alle ore 18 presso la Parrocchia di Santa Maria della Pace a Chiusi Scalo, concelebrata da Don Antonio Canestri Vicario Episcopale per la Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza.

La festa dell’Epifania è una ricorrenza molto importante e in greco significa “manifestazione”.

In Occidente si fa memoria della visita dei Magi poichè attraverso questo evento il Signore si “manifesta” ai pagani, dunque al mondo. Nelle chiese orientali invece si mette l’accento sulla “manifestazione” trinitaria durante il Battesimo di Gesù nel Giordano.

Se al centro del giorno di Natale c’è la nascita del Bambino, nell’Epifania si pone in evidenza il fatto che questo Bambino povero e debole è invece il Re Messia, il Signore del mondo.

Con l’Epifania si compie la profezia di Isaia, che la liturgia ha scelto come primma lettura: “alzati e rivestiti di luce, perchè viene la tua luce” (Is 60, 1 ss), come a dire: non chiuderti, non abbatterti, non restare prigioniero delle tue convinzioni, non demoralizzarti, reagisci, “alza lo sguardo”! Come i Magi, osserva “le stelle” e troverai “la stella Gesù”. (Fonte Vaticanews)


MONTEPULCIANO, Il 7/I LA PRESENTAZIONE DELLE ULTIME RICERCHE SU BARTOLOMEO BARBIANI

Domenica prossima,  7 gennaio 2024, alle ore 16.30, il salone della Canonica di San Biagio a Montepulciano ospiterà un pomeriggio di studio in onore del più grande artista poliziano Bartolomeo Barbiani, le cui opere si trovano in più regioni del centro Italia. Diverse le tele dipinte dal Barbiani anche a Montepulciano e nel territorio circostante.

Gli interventi previsti sono quelli di Giovanni Mignoni, archivista della diocesi di Montepulciano, di Francesca Cenni, direttrice della Biblioteca comunale, e di Maria Rachele Romeo, dottoressa in Storia dell’Arte che proprio di recente ha curato le ricerche su Bartolomeo Barbiani.

Nell’occasione verranno esposte alcune tele dell’artista, che un tempo facevano parte di una ben più grande opera custodita nella chiesa di Sant’Agostino. “E’ un onore per noi, come comunità parrocchiale – ha commentato il parroco don Domenico Zafarana – riscoprire questa figura assai eccellente che ha donato diverse opere alla comunità locale ma anche al territorio delle regioni limitrofe. Sarà un pomeriggio di scoperta dell’arte, della cultura locale, del tempo stesso in cui il Barbiani ha vissuto ed operato”.

Ad intervenire, nei saluti iniziali, oltre al parroco di Montepulciano, anche il sindaco della città, Michele Angiolini, il presidente delle Opere Ecclesiastiche, Alessandro Piccardi, la presidente della Pro Loco, Franca Salerno e il presidente della Società Storica Poliziana, Riccardo Pizzinelli.

OGGI RICORRE LA 57° GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 2024, MESSAGGIO DEL PAPA SU “INTELLIGENZA ARTIFICIALE E PACE”

Oggi, 1 gennaio 2024, ricorre la 57ª Giornata Mondiale della Pace sul tema “Intelligenza Artificiale e Pace”. Papa Francesco come ogni anno ha inviato un messaggio a tutta la Chiesa suddiviso in otto capitoli. Il Pontefice approfondisce il progresso della scienza e della tecnologia come via per la pace e riflette sul futuro dell’intelligenza artificiale (IA).

Il Papa affronta anche la dimensione etica dell’IA, comprese le questioni riguardanti la privacy, il pregiudizio e l’impatto dell’IA sulla dignità umana e incoraggia ad affrontare le sfide dell’educazione e dello sviluppo del diritto internazionale.

I notevoli progressi compiuti nel campo dell’intelligenza artificiale hanno un impatto sempre più profondo sull’attività umana, sulla vita personale e sociale, sulla politica e l’economia. Papa Francesco invita a un dialogo aperto sul significato di queste nuove tecnologie dotate di un potenziale dirompente e di effetti ambivalenti. Egli richiama la necessità di vigilare e di operare affinché non attecchisca una logica di violenza e di discriminazione nel produrre e nell’usare tali dispositivi, a spese dei più fragili e degli esclusi: ingiustizia e disuguaglianze alimentano conflitti e antagonismi. Il Santo Padre sottolinea l’urgenza di orientare la concezione e l’utilizzo delle intelligenze artificiali in modo responsabile affinché siano al servizio dell’umanità e della protezione della nostra casa comune, richiedendo di estendere la riflessione etica al campo dell’educazione e del diritto.  La tutela della dignità della persona e la garanzia di una fraternità effettivamente aperta all’intera famiglia umana sono condizioni indispensabili perché lo sviluppo tecnologico possa contribuire alla promozione della giustizia e della pace nel mondo.

 

Qui il messaggio:

MESSAGGIO PER LA PACE 2024

MONTEPULCIANO, IL CARD. LOJUDICE NELLA MESSA DI FINE ANNO, “PREGHIAMO PER LE FAMIGLIE E I BAMBINI”

Oggi pomeriggio nella chiesa del Gesù a Montepulciano, il card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza ha presieduto  la solenne celebrazione di fine anno e il Te Deum Laudamus.

Hanno concelebrato Don Roberto Malpelo, Sottosegretario della CEI e Direttore dell’Ufficio Nazionale per i problemi giuridici, don Domenico Zafarana, don Pietro Sanivarapu e don Calogero Cerami, rettore del Seminario di Cefalù.

“A fine anno – ha detto il card. Lojudice nella sua omelia- facciamo bilanci e riflessioni sui 365 giorni che abbiamo lasciato, ma dobbiamo guardare al 2024 con la speranza della nostra fede, che come cristiani ci lega a Dio e nel quale ci dobbiamo abbandonare”.

“Dobbiamo guardare al nuovo anno – ha aggiunto – con gli occhi di Gesù accettando ognuno la missione che lui ha scelto per noi. Tutti, però, siamo chiamati con la nostra vita a testimoniare con la nostra fede il Vangelo”.

“Riportiamo – ha continuato –  la famiglia al centro della prima evangelizzazione soprattutto dei più piccoli ai quali vi invito parlare più spesso di Gesù”.

“Preghiamo oggi a fine anno – ha aggiunto – soprattutto per le famiglie e per tutti bambini nati e per quelli non nati, per quei piccoli che soffrono violenze, guerre e indifferenza”.

“Torniamo ad essere portatori di pace nel 2024 – ha concluso il cardinale –  partendo dal nostro quotidiano dalla nostra vita. Questo è l’augurio che faccio a tutti voi”.

 

 

SIENA, OLTRE 40 RAGAZZI E RAGAZZE ALLA GIORNATA INTERDIOCESANA DEI MINISTRANTI

Sono stati oltre 40 i ragazzi e le ragazze che hanno preso parte alla “Giornata Interdiocesana dei ministranti” organizzata dall’Arcidiocesi di Siena – Colle Val D’Elsa – Montalcino e dalla Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza.

Base di appoggio a Siena il Ricreatorio del Costone sotto la guida di don Flavio Frignani e don Raffaele Mennitti responsabili per le due diocesi della formazione dei ministranti,

Il programma della giornata è stato fitto: alle ore 10:30 il ritrovo presso il Ricreatorio del Costone. Alle 11 ha preso il via un incontro di formazione preceduto da una preghiera iniziale. Dopo il pranzo, alle ore 15, è la visita del Duomo di Siena, mentre la giornata si è conclusa alle ore 16 con la Santa Messa Solenne presieduta dal Card. Augusto Paolo Lojudice.

BETTOLLE, IL CARD. LOJUDICE HA VISITATO IL PRESEPE VIVENTE CON DECINE DI FIGURANTI

Ieri pomeriggio il card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, ha visitato il presepe vivente di Bettolle (Sinalunga), che si è si trasformata nella Città del Presepe con decine di figuranti che hanno recitato in ogni stazione del presepe e animato le vie del centro storico.
Insieme al vescovo anche l’economo diocesano, Rolando Bernardini, il parroco, Don Claudio Mazzotta, il sindaco di Sinalunga, Edo Zacchei, la presidente della pro loco di Bettolle, Monia Bianconi, e Don Osman Hiobany Cruz Palma.

Il presepe vivente è stato organizzato dalla pro-loco di Bettolle e dalla compagnia teatrale “Il Bucchero” con la collaborazione della parrocchie di Bettolle e Sinalunga.

Nell’oratorio della parrocchia San Cristoforo di Bettolle sono stai esposti i presepi realizzati dai componenti dell’associazione di volontariato e solidarietà “Le Rondini” di Torrita di Siena.

Tutto il ricavato del presepe andrà a finanziare l’acquisto di un casco anticaduta dei capelli per le persone sottoposte a chemioterapia oncologica.

S. STEFANO, LE CELEBRAZIONI DEL CARD. LOJUDICE A PALAZZONE E CETONA

Questa mattina, alle ore 9,30, il card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza ha presieduto la Santa Messa nella chiesa S. Maria Assunta a Palazzone (San Casciano dei Bagni) incontrando la Comunità e presentando ufficialmente il sacerdote responsabile della guida pastorale della parrocchia, don Tonino Savina.

Era presente anche Don Antonio Canestri, vicario generale della diocesi.

Successivamente il vescovo alle ore 11,30 del 26 dicembre 2023 ha presieduto la Santa Messa nella chiesa di S. Michele a Cetona in occasione della Festa di S. Stefano.

 

 

“IL NATALE CHE VORREI FARE VEDERE AI BAMBINI”, LA STRENNA NATALIZIA DEL CARD. LOJUDICE

Quest’anno vorrei invitarvi a guardare al Santo Natale con gli occhi di un bambino. Le nuove generazioni, ormai, conoscono il mondo meglio di noi. Dai social alle tv sono letteralmente bombardati di notizie e quello che vedono, certo, non è molto edificante: guerre, violenza, povertà, popoli che fuggono dai loro paesi.

Questo non è il Natale che vorrei fare vedere ai nostri bambini! Dovremo spiegare loro che gli adulti non riescono a vivere in pace e che il mondo per alcuni popoli è un paradiso e per altri è un vero inferno.

Vorrei riempire i loro occhi con le immagini di un pianeta che sia veramente solidale con chi è più fragile. Oggi, però, dobbiamo dirlo con chiarezza, quello che possiamo fare vedere loro è una terra dove è in corso la terza guerra mondiale a pezzi – come la chiama Papa Francesco – dove non ci si mette d’accordo per tutelare veramente l’ambiente e dove uomini, donne e bambini muoiono ancora di fame, di malattie e per l’indifferenza.

Ma allora mi chiedo a cosa serve tutto questo progresso che fa stare bene chi sta già bene e sempre peggio chi è in difficoltà?

I bambini ci guardano, ci osservano e dobbiamo sentirci doppiamente responsabili per questo. Il Bambino Gesù che nasce in una mangiatoia, in un luogo povero e freddo è lo stesso che piange per la fame, che ha paura dei bombardamenti o che soffre per le tante troppe violenze che vengono perpetrare sui più piccoli.

Quel bimbo dalla mangiatoia ha cambiato il mondo. Quel bimbo ha dato a tutti noi una nuova speranza di essere amati, compresi, perdonati. Non dobbiamo arrenderci alla logica del più forte, dobbiamo essere ogni giorno difensori di quel bambino nella mangiatoia povero e indifeso. Solo così potremo cambiare il mondo. Solo così potremo offrire agli occhi dei nostri bambini un Natale di speranza, di gioia e di spensieratezza.

Cerchiamo di vedere il mondo con gli occhi di un bambino da quella mangiatoia che è diventata il simbolo del riscatto di chi è debole, fragile, solo. I bambini ci guardano non lo dimentichiamo!

Card. Augusto Paolo Lojudice.

PAPA FRANCESCO, “PENSIAMO A CHI IN QUESTI GIORNI È LONTANO DALLA GIOIA DEL NATALE”

“Pensiamo alla gentilezza di Dio. Dio ama cosi’ e anche noi chiama a fare lo stesso: accogliendo, proteggendo e rispettando gli altri. Pensare a tutti. A chi e’ emarginato, a chi e’ in questi giorni lontano dalla gioia del Natale. Pensiamo a tutti, con la gentilezza di Dio. Ricordiamo questa parola: la gentilezza di Dio”.

Cosi’ in un passaggio a braccio Papa Francesco introducendo questa mattina la recita dell’Angelus.
Il Pontefice ha commentato il brano del Vangelo che presenta l’Annunciazione, e ha spiegato il significato dell’immagine “ombra di Dio”. “In una terra come quella di Maria, perennemente assolata”, “l’ombra e’ un dono che ristora”. E questo e’ “il modo di fare di Dio”, “la gentilezza di Dio”.

E’ qualcosa che – ha sottolineato Francesco -, in un certo modo, possiamo sperimentare anche tra di noi, ad esempio quando tra amici, fidanzati, sposi, genitori e figli, si e’ delicati e rispettosi, prendendosi cura degli altri con gentilezza. Dio ama cosi’ e chiama anche noi a fare lo stesso: accogliendo, proteggendo e rispettando gli altri”.
“Chiediamoci allora, alla vigilia di Natale: desidero lasciarmi avvolgere dall’ombra dello Spirito, dalla dolcezza e dalla mitezza di Dio, dalla gentilezza di Dio, facendogli posto nel cuore, accostandomi al suo perdono, all’Eucaristia? E poi: per quali persone sole e bisognose potrei essere ombra che ristora, amicizia che consola? Maria ci aiuti a essere aperti e accoglienti verso la presenza di Dio, che con mitezza viene a salvarci”, ha poi concluso il Papa.

 

LE CELEBRAZIONI PRESIEDUTE DAL CARD. LOJUDICE IN OCCASIONE DEL SANTO NATALE E DI FINE ANNO

Queste le celebrazioni presiedute dal Card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano- Chiusi-Pienza e arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino in occasione delle festività natalizie:

  • Alle ore 24 del 24 dicembre 2023 la Santa Messa nel Duomo di Siena.
  • Alle ore 11 del 25 dicembre 2023 la Santa Messa nella concattedrale di Chiusi.
  • Alle ore 9,30 del 26 dicembre 2023 la Santa Messa nella chiesa S. Maria Assunta a Palazzone (San Casciano dei Bagni).
  • Alle ore 11,30 del 26 dicembre 2023 la Santa Messa nella chiesa di S. Michele a Cetona.
  • Alle ore 18 del 31 dicembre 2023 il “Te Deum” nella Chiesa del Gesù a Montepulciano.
  • Alle ore 11 del 1 gennaio 2024  la Santa Messa nel Duomo di Siena.
  • Alle ore 17 del 1 gennaio 2024 la Santa Messa nel Santuario Madonna del Soccorso a Montalcino
  • Alle ore 11 del 6 gennaio 2024 la Santa Messa nel Duomo di Siena.
  • Alle ore 18 del 6 gennaio 2024 la Santa Messa nella Parrocchia di S. Maria della Pace a Chiusi Scalo

MONTEPULCIANO: IL CARD. LOJUDICE E IL QUESTORE MILONE IN VISITA ALL’ANTONIANO CON DONI E DOLCI PER I PIU’ PICCOLI

Nel pomeriggio di martedì 19 dicembre 2023 alle ore 16, il Card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza e Pietro Milone, questore di Siena si sono recati in visita all’Istituto “Antoniano” di Montepulciano in Piazza di S. Francesco, 2. 
 

Nella struttura vengono accolti attualmente 25 minori 7 mamme dalle suore della Congregazione delle Figlie del Divino Zelo di S. Annibale Maria Di Francia.

Per tale occasione, su iniziativa della Polizia di Stato di Siena e della diocesi Montepulciano-Chiusi-Pienza sono stati portati doni, dolci e materiale di cancelleria per i piccoli accolti dalla struttura.