Menu

Author:

Lettera del Presidente di Azione Cattolica diocesana

Riceviamo e trasmettiamo la lettera che il nuovo Presidente, Paolo Cencini, con un pensiero pieno di amicizia, ha rivolto agli aderenti, ai simpatizzanti, agli amici dell’Azione Cattolica diocesana e ai sacerdoti assistenti. 

 


Montepulciano stazione, 19 marzo 2020, san Giuseppe

Carissimi amici, a pochi giorni dalla mia nomina a presidente diocesano, avrei voluto rivolgervi un saluto in circostanze più serene, ma è questo l’oggi che siamo chiamati ad abitare, e chi vive l’esperienza dell’Azione Cattolica sa bene quanto la fede sia radicata nella storia e ci chiami a vivere da cristiani il tempo in cui siamo, sapendo vedere il Signore all’opera in ogni circostanza.  Ognuno di noi, all’interno della sua casa, sperimenta una sorta di “quaresima nazionale” nella quale le rinunce e i sacrifici si presentano come necessità inevitabile. Ebbene, credo che proprio in questo contesto fare parte della famiglia dell’A.C. ci sostenga. Permettetemi poche parole che vogliono essere di fraternità e di speranza.

Prima di tutto vorrei ricordare il vincolo spirituale che ci lega come cristiani: l’amicizia, la comunanza nella preghiera e nella fede sono una grande ricchezza che, lo sperimentiamo, aiuta a vivere da persone libere questi giorni difficili. In questa realtà il “legame associativo” è un qualcosa di più: in A.C. non si è mai soli. Magari non saremo bravi, ma certamente sappiamo che tutto ciò che facciamo lo facciamo insieme e lo viviamo insieme. Riscopriamo l’Associazione come famiglia!

Vorrei ripensare con voi alle parole che i Fondatori misero al centro dell’Associazione insieme a quella che san Paolo VI ci ha donato in aggiunta:

– preghiera: per dare un senso ad ogni giornata e vivere in comunione con il Signore;
– sacrificio: offrire le privazioni, le angosce di ogni giorno per il bene della Chiesa, dell’Italia e di tutto il mondo;
– studio: se ci dobbiamo fermare possiamo forse avere più tempo per curare anche la dimensione intellettuale della fede. Oggi c’è tanto bisogno di persone capaci di riflettere;
– azione: la novità della situazione ci spinge a “osare” cercando forme nuove di carità e di testimonianza.

Insieme all’assistente don Fabrizio, che si unisce a questo breve saluto, abbiamo pensato di proporvi di recitare ogni giorno questa preghiera alla Madonna che anni fa fu consegnata agli aderenti:

Vergine santa, madre di Gesù e madre nostra,
oggi deponiamo nel tuo cuore
le nostre inquietudini e le nostre speranze,
i nostri dolori e le nostre gioie.
Vogliamo offrirti la nostra preghiera e il nostro amore
 per la Chiesa
inserita nel mondo come sacramento di salvezza.
Tu sai bene di che cosa abbiamo bisogno:
una grande disponibilità ad accogliere la parola di Dio e a metterla in pratica
una serena fortezza per abbracciare la croce del tuo figlio
e una capacità piena di gioia nell’impegno a servizio dei nostri fratelli.
Vogliamo amare intensamente la Chiesa
e vivere in comunione profonda con i nostri pastori.
Donaci la grazia di esser oranti e missionari,
fa che sappiamo accogliere la Parola di Dio e contemplarla,
metterla in pratica e comunicarla
con il fuoco dello Spirito.
Amen.

Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza (2 Cor 6,2). Nella consapevolezza che lo Spirito ci mostra strade buone per vivere in questo tempo vi saluto confidando nella preghiera di ciascuno per l’Azione Cattolica diocesana e per il mio servizio in essa.

Paolo Cencini
Presidente diocesano Azione Cattolica di Montepulciano Chiusi Pienza.

 

La Supplica a Maria del Vescovo Stefano per la Novena

In questi giorni di Novena per l’Annunciazione, alla fine del Rosario che facciamo «per rivolgerci con fiducia alla nostra Madre celeste, la Beata vergine Maria, perché ci ottenga con la sua intercessione presso il Figlio suo, l’abbreviamento del tempo della prova», il Vescovo Stefano ha composto una Supplica che rivolgiamo coralmente a Maria, Regina del Santo Rosario
Ecco il testo

SUPPLICA A MARIA

Santa Madre del Nostro Signore Gesù, Regina del Santo Rosario,
noi tuoi figli ci rivolgiamo con fiducia a te, nostra Avvocata e nostra speranza.

Volgi il tuo sguardo sulla nostra diocesi, sull’Italia, sull’Europa e sul mondo.
Implora per noi misericordia dal tuo divin Figlio
e soccorrici nei mali che ci affliggono a causa di questa epidemia.

Ottienici la grazia della conversione
e liberaci da questo male che fa soffrire tante persone.

Custodisci le nostre famiglie,
specialmente gli ammalati e coloro che li stanno curando mettendo a rischio la loro vita:
i medici, il personale sanitario e i volontari.

Al tuo Cuore Immacolato affidiamo le vittime della pandemia.

Santissima Annunziata,
col tuo “sì” alla volontà del Padre ti sei unita all’opera della nostra salvezza
e Gesù nostro Redentore ti dette a noi come Madre,
riponendo nelle tue mani tutti i tesori delle Sue grazie, cosicché niente ti nega.

Aiutaci, Dolce Madre Santa, noi confidiamo in te.
Amen.

+Vescovo Stefano

 

 

COMUNICATO DELLA CONFERENZA EPISCOPALE TOSCANA: CHIESE E FEDELI NEL TEMPO DELLA PANDEMIA DA CORONAVIRUS

L’evolversi dell’emergenza epidemiologica da coronavirus covid-19 induce a rafforzare l’impegno delle nostre comunità ecclesiali per contrastare la diffusione della malattia, che avrebbe conseguenze fatali sull’intero sistema sanitario e di conseguenza sulla stessa coesione sociale. Quanto scriviamo fa seguito ai più recenti provvedimenti del Governo e al Comunicato della Presidenza della C.E.I. del 12 marzo.

Ci sembra di dover raccogliere anzitutto l’invito delle Autorità pubbliche a restare in casa per quanto ci è possibile. Aderire a questa esortazione deve essere inteso non solo come un esercizio di responsabilità civica, ma ancor prima come fondamentale espressione di carità cristiana: rispetto del prossimo, contributo a non aggravare l’opera lodevole ed estenuante di medici, infermieri, volontari e forze dell’ordine, favorire chi è costretto a uscire per irrinunciabili motivi di lavoro o di prima necessità. Esortiamo a vivere la permanenza in casa anche come un tempo di preghiera e di raccoglimento. Di fronte a Dio ciò che qualifica la nostra preghiera non è il luogo da cui si innalza, ma il cuore da cui sgorga.

Quanto siamo costretti a vivere in questi giorni è anche occasione per scoprire meglio due modi di presenza del Signore in mezzo a noi, non come segno di ripiego, ma come necessità costante per la vita cristiana, anche nel futuro. Anzitutto, la famiglia è come una “Chiesa domestica”, dove siamo chiamati a crescere insieme nella fede e nell’amore, memori della promessa del Signore: «dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro» (Mt 18,20). Vale per noi in questi giorni l’esortazione di San Giovanni Crisostomo ai suoi fedeli: «Fate della vostra casa una Chiesa» e quelli accolsero l’invito con «acclamazioni di giubilo». Pregare in casa non deve essere inteso come una privazione, ma come occasione per riconoscere la grandezza della vita familiare. Una seconda esortazione riguarda l’importanza di riscoprire in questi giorni il grande valore della “presenza reale” del Signore nella sua Parola: una presenza da custodire, coltivare e approfondire personalmente e in famiglia. Diamo alle nostre giornate il giusto orientamento lasciandoci illuminare da un’assidua lettura e una profonda meditazione della Sacra Scrittura.

In questo contesto, che privilegia il rimanere nelle nostre case, considerato il ruolo che le chiese hanno sempre avuto nel contesto delle città, borghi e paesi della Toscana, nonché nel sentire della nostra gente, riteniamo di poter mantenere aperte le nostre chiese, come segno di una Chiesa che resta presente alla vita delle comunità, ancor più in questi giorni di sofferenza. L’apertura delle chiese viene proposta dunque come un segno, non come un invito a frequentarle. Di qui la precedente esortazione a valorizzare la casa come luogo di preghiera e di lettura della Parola di Dio. Occorre però essere molto avveduti, per cui l’apertura può esserci a condizione che si possa garantire un rassicurante adeguato livello sanitario (distanza tra le persone, esclusione di oggetti che possono passare da una mano all’altra come i libri di preghiere, possibilità di intervenire con frequenza con azioni di disinfezione di panche, porte, maniglie o altri oggetti che possono essere toccati dai fedeli, ecc.), anche tenendo conto che tutto questo sia consentito dalle condizioni di salute ed età dei nostri preti. Senza queste condizioni sarebbe un gesto di irresponsabilità aprire i nostri luoghi di culto e lo sarebbe soprattutto verso i più deboli.

Ci sembra infine significativo e lodevole l’impegno di molti sacerdoti a restare in contatto con i fedeli mediante i social, rendendosi utili così all’accompagnamento e offrendo anche l’opportunità di unirsi alla preghiera del sacerdote in chiesa. Vanno anche valorizzate le trasmissioni dedicate alla preghiera che vengono offerte nelle reti nazionali e attraverso i nostri mezzi di comunicazione locali. In questo contesto esortiamo i sacerdoti a farsi vicini soprattutto ad anziani e malati tramite il telefono, portando loro parole di sostegno e di conforto. Il nostro pensiero va, con sentimenti di solidarietà e vicinanza, agli ammalati e alle persone e famiglie in quarantena. La fede ci invita a vedere nella loro sofferenza, nell’orizzonte della croce di Gesù, una partecipazione al mistero della redenzione. Nella nostra preghiera ci sono tutti loro, come pure quanti hanno incontrato la morte in questa pandemia. Ci sentiamo vicini con ammirazione e gratitudine nonché con la preghiera a quanti operano nel nostro sistema sanitario e di protezione civile per combattere il morbo. Chiediamo al Signore luce per i nostri governanti, affinché le loro decisioni siano nel segno della saggezza e trovino convinta accoglienza nel nostro popolo.

L’emergenza sanitaria ci coglie nei giorni della Quaresima, e le indicazioni di comportamento che ci vengono date vanno accolte quasi come un’opera penitenziale specifica di questo tempo, un’opera di misericordia e di carità verso i più fragili. Ma noi sappiamo anche che la Quaresima è preparazione alla Pasqua del Signore: nel suo potere di Risorto poniamo le ragioni della nostra speranza di vita.

13 marzo 2020

I Vescovi delle Chiese della Toscana

 

20.04 Comunicato CET 4 coronavirus REV 13.03.20

Costituzione dei membri del Consiglio Diocesano “Equipe” della Caritas Diocesana

Il giorno 10 marzo 2020, S.E. Mons. Stefano Manetti, Vescovo diocesano, con Decreto costituiva membri del Consiglio Diocesano “Equipe” della Caritas Diocesana per il quadrienno 2020 – 2024:

Presidente:
– S.E. Mons. Stefano Manetti, Vescovo
Direttore:
– Faralli Giuliano
Consiglieri:
– Dominici Sabrina
– Landolfi Mario
– Mari Elisabetta
– Neri Filippo
– Rossi Gian Mario
– Sanivarapu don Pietro
L’ufficio di Segretario è affidato al Sig. Bonsi Marino

Scrive il Vescovo a fondo Decreto:

Ringrazio tutti i membri del consiglio per la disponibilità dimostrata e, invocando l’intercessione dei Santi Patroni, auguro a tutti di continuare a servire la nostra Chiesa con dedizione e generosa sollecitudine.

Nuovo Presidente di Azione Cattolica per il Triennio 2020 – 2023

Essendosi svolte regolarmente le previste procedure di designazione svoltasi in Montepulciano Stazione il 9 febbraio 2020, con il conseguente avvicendamento degli incarichi; nell’intento di promuovere maggiormente la corresponsabilità dei laici nell’azione pastorale della nostra Chiesa Locale, S.E. Mons. Stefano Manetti, Vescovo diocesano ha nominato Paolo Cencini Presidente dell’Azione Cattolica per il triennio 2020 – 2023.
Scrive il Vescovo nel Decreto di Nomina:

Sono certo che porterai avanti con responsabilità l’impegno affidatoti, lavorando per il bene dell’Associazione, in spirito di servizio e di autentica comunione ecclesiale.
Augurandoti ogni bene nel Signore, imparto a te e a tutti gli iscritti la mia benedizione.

 

Messaggio di compassione e comunione dalla diocesi di Butembo-Beni alle diocesi di Noto e di Montepulciano-Chiusi-Pienza

Il Vescovo Stefano ha ricevuto oggi una lettera dal Vescovo di Butembo-Beni, S.E. Mons. Mons. Sikuli Paluku Melchisedech. La Diocesi di Butembo-Beni è la Diocesi di cui fanno parte alcuni sacerdoti che svolgono il loro ministero sacerdotale nella nostra.
La lettera è un messaggio di compassione e comunione che Mons. Sikuli ha nei confronti delle Chiese di Montepulciani-Chiusi-Pienza e di Noto, Diocesi gemelle con quelle congolese.
Mettiamo a disposizione il carteggio di corrispondenza che è avvenuto in data odierna. e ci uniamo in comunione con questa Chiesa colpita da tanto tempo dal virus di ebola.

Lettera di S.E. Mons. Mons. Sikuli Paluku Melchisedech: SOLDARITE, COMPASSION ET COMMUNION AVEC NOTO ET CHIUSI

Traduzione butembo beni vescovo

Lettera di risposta di S.E. Mons. Stefano Manetti, Vescovo diocesano: lettera Mgr Sikuli Paluku Melchisédech

Comunicato dei Vescovi della Toscana del 9 marzo 2020

Il Vescovo Stefano ha reso noto ai sacerdoti il nuovo Comunicato della CET uscito dalla Riunione di oggi all’Eremo di Firenze.
Queste le indicazioni pratiche che ci interessano, con la possibilità di scaricare il documento integrale a fondo articolo.

1. La celebrazione della Messa con il popolo è sospesa come anche ogni altra funzione liturgica pubblica, sia in luoghi chiusi che aperti.
2. Per le esequie: il feretro non può entrare in chiesa. Si può, e quindi si deve, benedirlo nella casa o all’ospedale, accompagnarlo al cimitero e benedire come previsto nei libri liturgici.
3. Celebrate l’Eucaristia ogni giorno senza popolo mantenendo però il suono delle campane così che i fedeli si possano unire spiritualmente a voi. La presenza del sacrificio di Cristo nel territorio è una potenza di grazia.
4. Esortate alla recita del Rosario, alla lettura e alla meditazione della Sacra Scrittura, alla preghiera, come pure a soccorrere con carità le persone più fragili e sole.

Sia questo tempo “strano” una occasione anche per noi di maggiore preghiera, lettura e meditazione. Ben sappiamo come il Signore sappia trarre il bene anche dal male. Restiamo uniti nella preghiera. Vescovo Stefano

Scarica qui il documento integrale: Comunicato CET 9 marzo 2020 DEF

Santa Messa in streaming dalla Parrocchia della Pieve di Sinalunga

Dovendo, per senso civico e morale, rispettare quanto detto dal Governo e dai Vescovi, nella Parrocchia della Pieve di Sinalunga, don Claudio Porelli da oggi celebrerà in forma privata (cioè senza popolo).
Lo stesso Parroco, per sentirci vicini, non solo invita alla preghiera, ma ogni giorno (feriali ore 18 – festivi ore 11) la celebrazione sarà trasmessa in streaming sulla pagina Facebook della Parrocchia.

https://www.facebook.com/Parrocchia-S-Pietro-ad-Mensulas-302861136537579/?eid=ARDIZZMhjdoIqELXcXG034eIG3vlAXd42Aca8_Elrdl9qilyhhbb8bfptV0tuzhRXfgCAtE4-uYywZ9e

Preghiera a Santa Teodora e alla Madonna del Rifugio, Patrona della Valdichiana e della nostra Diocesi, contro l’epidemia

Presso il Santuario Madonna del Rifugio, patrona della Valdichiana e della nostra Diocesi, siamo invitati ad unirci con tutti Fedeli in preghiera tutti i giorni.
Al Santuario rimane aperta l’urna di Santa Teodora martire, invocata nei momenti difficili, inoltre rimane scoperta tutto il tempo dell’emergenza l’immagine della nostra Madonna perché interceda per noi in questo momento difficile.

PREGHIERA alla MADONNA del RIFUGIO

Maria Santissima del Rifugio, Vergine Santissima,
che portate nel vostro bel titolo il ricordo e la promessa di tante grazie,
eccoci con piena confidenza ai vostri piedi.
Quante volte, Maria, avete impetrato la sanità, la pioggia o il sereno
alle preghiere dei popoli da Voi protetti!
Impetrate anche la salute ed il sereno delle anime nostre
tenendo lungi da noi la tempesta del peccato.

Mostratevi sempre rifugio dei peccatori
e siateci specialmente rifugio nell’ora della morte
acciocché l’anima spirando nelle vostre braccia
sia raccolta da quelle di Gesù in paradiso. Amen

 

Santa Messa in diretta da Chiusi su NTI per l’apertura straordinaria dell’urna di Santa Mustiola contro l’epidemia

La comunità cristiana di Chiusi città domenica 8 marzo ha deciso di aprire l’urna della patrona Santa Mustiola.  La Santa Messa delle ore 11.00, sarà presieduta dal Vescovo Stefano e verrà trasmessa in diretta da NTI sul Canale 271. Alla fine della celebrazione si chiederà l’intercessione della Patrona perché il Signore ci liberi da tutti i mali e in modo particolare dall’attuale epidemia.

Emergenza Corona virus

Dal Vescovo Stefano
In conseguenza del Decreto del Presidente del Consiglio il catechismo è sospeso in tutta la diocesi fino alla riapertura delle scuole.

Per altre indicazioni attendiamo il comunicato CEI di domani.
Il Vescovo Stefano

 

Sussidio per il Santo Rosario del 19 marzo 2020

+++ ULTIM’ORA +++
Questa sera, alle 21.00, il Santo Padre su Tv2000 aprirà il Rosario, promosso dai Vescovi italiani, con un videomessaggio in cui invita tutti a rivolgersi al Signore, perché custodisca in modo speciale ogni famiglia, particolarmente gli ammalati e le persone che se ne stanno prendendo cura. Ecco un passaggio delle parole del Papa:
 
“Questa sera preghiamo uniti, affidandoci all’intercessione di San Giuseppe, Custode della Sacra Famiglia, Custode di ogni nostra famiglia. Anche il falegname di Nazareth ha conosciuto la precarietà e l’amarezza, la preoccupazione per il domani; ma ha saputo camminare al buio di certi momenti, lasciandosi guidare sempre senza riserve dalla volontà di Dio”.
 
La preghiera del Rosario verrà trasmessa da Tv2000 e distribuita anche attraverso i canali di Vatican Media.
 
Per questo motivo ci uniamo come diocesi nella preghiera in unione con la Chiesa Universale attraverso Sat 2000 Canale 28 e i canali Vatican Media. La Novena in Cappella non ci sarà, il Vescovo Stefano farà un breve collegamento in diretta, prima delle 21.00, per unirsi e invitare alla preghiera.

 

In questo momento di emergenza sanitaria, la Chiesa italiana prega e invita a pregare per tutto il Paese.
Lo facciamo in questo giorno dedicato alla festa di San Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria, patrono della Chiesa universale, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario.
Contempliamo i Misteri della Luce per vivere questa preghiera come «vera introduzione alla profondità del Cuore di Cristo, abisso di gioia e di luce, di dolore e di gloria» (San Giovanni Paolo II).
In realtà, è tutto il mistero di Cristo che è luce. Egli è «la luce del mondo» (Gv 8, 12) e noi vogliamo
seguirlo, come discepoli, sapendo che chi lo segue «non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
In questo tempo di mestizia, di sofferenza e di incertezza, desideriamo contemplare il Volto luminoso e trasfigurato di Cristo, affinché disperda, insieme al
peccato, le tenebre del contagio e della morte.
Al suo Volto e al suo Cuore ci conduce Maria, Madre di Dio, salute degli infermi, alla quale ci rivolgiamo con la preghiera del Rosario, sotto lo sguardo amorevole di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia e delle nostre famiglie.
Ci lasciamo accompagnare anche dalla testimonianza di San Francesco di Assisi e dalle orazioni di Santa Caterina da Siena, patroni d’Italia, esempi di vita luminosa e nostri intercessori.
Un semplice segno manifesta la nostra comunione in questo tempo di preghiera: alle finestre delle nostre case, questa sera, abbiamo esposto un piccolo drappo bianco o una candela accesa, segni della speranza e della luce della fede. Dalle nostre abitazioni si eleva al Padre la supplica dei suoi figli, affinché il Signore, buono e misericordioso, dia la forza del suo Spirito ai medici e agli operatori sanitari, illumini i ricercatori, guidi i governanti, infonda vigore ai corpi degli anziani e dei bambini, allontani la paura, doni a tutti la consolazione del suo Figlio Gesù.

 

Sussidio per il Santo Rosario del 19 marzo 2020 (1)

Coronavirus, le nuove disposizioni dei Vescovi toscani su celebrazioni, catechesi e benedizioni delle famiglie

I Vescovi delle Diocesi della Toscana invitano a ottemperare a quanto la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha indicato in data odierna circa la vita liturgica e pastorale delle comunità, a seguito delle misure contenute nel nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri per arginare il rischio del contagio del coronavirus, le cui norme vanno accolte come contributo al bene comune e alla serena convivenza sociale.

Alle luce delle norme governative e delle indicazioni della CEI, mentre prendono atto della “possibilità di celebrare la Santa Messa, come di promuovere gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano il tempo della Quaresima”, i Vescovi della Toscana – in una prospettiva prudenziale, in quanto nella regione al momento la situazione sanitaria non sembra presentare quei caratteri di gravità che si riscontrano in altri territori – dispongono, fino a quando rimarrà in vigore il decreto governativo, le seguenti specifiche misure precauzionali, che si aggiungono a quelle indicate nei giorni scorsi, che parroci, operatori pastorali e fedeli sono invitati a rispettare scrupolosamente:

– i riti liturgici siano celebrati attenendosi a quanto specificano le disposizioni governative circa la distanza tra le persone presenti, al fine di evitare l’affollamento, prendendo gli opportuni provvedimenti perché questo sia possibile;

– si ricorda anche che dal precetto di partecipare alla Messa festiva sono dispensati quanti ne siano impediti per grave causa, quale è la malattia e, nella presente circostanza, la condizione degli anziani che possono più facilmente subire la diffusione del virus;

– si sospendano gli incontri di catechesi fin quando rimanga in vigore quanto disposto dal decreto governativo circa la sospensione dell’attività scolastica;

– nelle attività formative, pastorali, caritative o di natura sociale, che si svolgono nelle parrocchie, negli oratori, negli istituti e nelle aggregazioni, si seguano fedelmente le disposizioni del decreto governativo circa le situazioni in cui si verifica il convenire di più persone, evitando gli affollamenti che annullano le dovute distanze tra le persone;

– si invita a sospendere la benedizione delle famiglie fino alla cessazione dell’emergenza sanitaria;

– si raccomanda la massima attenzione al rispetto della distanza tra le persone e in genere delle misure igienico-sanitarie descritte nell’allegato al decreto governativo, in particolare in occasione delle Confessioni e della Comunione ai malati;

– anche negli ambienti delle attività pastorali è bene mettere a disposizione le soluzioni idroalcoliche per la pulizia delle mani;

– si invitano le parrocchie, gli istituiti religiosi e le aggregazioni laicali a limitarsi alle attività liturgiche e pastorali ordinarie, rinviando ad altri tempi quelle straordinarie; in ogni caso si ribadisce che dovranno essere attentamente osservate le disposizioni circa le distanze da mantenere fra le persone; in questo contesto si reputa doveroso sospendere anche i pellegrinaggi.

Queste disposizioni si aggiungono a quelle date giorni fa ai parroci delle chiese toscane:

– tenere vuote le acquasantiere;

– omettere il gesto dello scambio della pace nelle celebrazioni liturgiche;

– distribuire la Santa Comunione esclusivamente sulla mano;

– prendere precauzioni durante le Confessioni auricolari e in contesti di contatti personali.

I Vescovi rinnovano la vicinanza a quanti, malati e persone loro prossime, soffrono a causa dell’epidemia, come pure a quanti sono impegnati a contrastarla a livello sanitario o a prendere decisioni per affrontare la situazione nella vita sociale. Smarrimento e paura non devono spingere a una sterile chiusura; questo è il tempo in cui ritrovare motivi di realismo, di fiducia e di speranza, che consentano di affrontare insieme la difficile situazione. I Vescovi rinnovano l’invito alla preghiera, per invocare dalla Misericordia divina il conforto del cuore e la liberazione dal male: «Dio onnipotente e misericordioso, guarda la nostra dolorosa condizione: conforta i tuoi figli e apri i nostri cuori alla speranza, perché sentiamo in mezzo a noi la tua presenza di Padre» (Messale Romano).

 

Clicca per scaricare il comunicato della Conferenza Episcopale Toscana del 05/03/2020:20.02 Comunicato 2ter coronavirus 05.03.20
Clicca per scaricare il comunicato stampa dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi:CS Diocesi 03_2020

 

Pellegrinaggio diocesano ad Assisi – 25 aprile

La meta del pellegrinaggio diocesano del 25 aprile quest’anno sarà Assisi sui passi di San Francesco.
Il programma che trovate in locandina è il seguente:

Ore 7.30  partenza dai vari punti della Diocesi
Arrivo a Santa Chiara e preghiera iniziale
Itinerario in cammino con San Francesco
Ore 12.30 Canto del Regina Cæli nella Basilica superiore di San Francesco
Tempo libero per il pranzo  al sacco
Trasferimento  in pullman a Santa Maria degli Angeli
Ore 15.30 Concelebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Stefano Manetti nella Basilica di Santa Maria degli Angeli
Ore 18.00 partenza

La quota è di € 20,00 per gli ADULTI mentre i BAMBINI (fino 10anni) pagano 10,00

scarica qui la locandina pellegrinaggio assisi 2020

 

 

 

Mappa diocesana dell’adorazione eucaristica 2020

E’ disponile la mappa dell’Adorazione Eucaristica per l’anno 2019- 2020 che l’Ordine Francescano Secolare ha compilato dopo aver sentito gli orari della preghiera in tutte le comunità parrocchiali. Ringraziamo per questo prezioso servizio tutti coloro che, con spirito di sacrificio e umiltà, con regolarità si pongono dinanzi a Gesù Eucaristia per presentare i bisogni della nostra Chiesa diocesana ed in particolare degli emarginati e degli ammalati. Ogni giorno e ogni mese potrete trovare vari orari e diversi giorni in cui adorare l’Eucaristia. E’ possibile scaricare da questa pagina, cliccando qui in formato PDF o sulla stessa immagine, la mappa dell’Adorazione Eucaristica che viene periodicamente aggiornata.

Corso di aggiornamento professionale promosso dall’Ufficio Scolastico

Con una  Lettera indirizzata agli IdRC e ai pregiatissimi Insegnanti interessati delle Istituzioni scolastiche operanti nel territorio della diocesi, il Direttore dell’Ufficio scolastico diocesano ha invitato tutti ad un Corso di aggiornamento professionale valido anche ai fini del mantenimento dell’idoneità all’insegnamento della Religione cattolica.
A tal fine si forniscono le seguenti indicazioni circa i contenuti e le modalità di svolgimento del corso in oggetto.
Destinatari: insegnanti di Religione cattolica di ogni ordine e grado delle scuole operanti nel territorio della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza e insegnanti di varie discipline interessati al corso.
Finalità: il corso intende offrire ai partecipanti la possibilità di riflettere intorno ad alcuni contenuti che trovano spazio nella ordinaria programmazione didattica della R.C. e che risultano comunque di ampia e generale riflessione circa taluni snodi significativi dell’esperienza pedagogica.
Attraverso un originale itinerario, proposto da vari eminenti relatori, gli insegnanti partecipanti potranno arricchire non solo le proprie conoscenze di tipo contenutistico ma anche possedere strumenti atti a produrre unità didattiche di insegnamento relative ai temi proposti.
Calendario: il corso si articola in cinque incontri per un totale di 15 ore. La certificazione finale sarà riconosciuta ai partecipanti per almeno 12 delle 15 ore previste (4 incontri su 5).

  1. Vite donate. In memoria di Vittorio Bachelet e Piersanti Mattarella
    Relatore: on. Rosy Bindi, già Presidente della Commissione parlamentare antimafia
    Venerdì 31 gennaio 2020, h. 17.30
    Salone dell’ex Palazzo Vescovile di Chiusi Città (Si) – Piazza del Duomo
  2. C.S. Lewis e la fantateologia. Riflettere teologicamente sulla fantascienza.
    Relatrice: prof.ssa Anna Giorgi, già Dirigente scolastico, docente di teologia
    Venerdì 7 febbraio 2020, h. 17.30
    Salone dell’ex Palazzo Vescovile di Chiusi Città (Si) – Piazza del Duomo
  3. L’esperienza interreligiosa a 800 anni dall’incontro di San Francesco con il Sultano
    Relatore: p. Francesco Patton, Custode di Terra Santa – Gerusalemme
    Sabato 15 febbraio 2020, h. 17.30
    Salone dell’ex Palazzo Vescovile di Chiusi Città (Si) – Piazza del Duomo
  4. “La cura della casa comune”. Per una visione cristiana della questione ecologica
    Relatore: mons. Stefano Manetti, vescovo diocesano
    Venerdì 21 febbraio 2020, h. 17.30
    Salone dell’ex Palazzo Vescovile di Chiusi Città (Si) – Piazza del Duomo
  5.  “Perché bramo Dio?”. La finitudine e l’Assoluto nella poesia di Giuseppe Ungaretti
    Relatore: prof. Davide Rondoni, poeta e saggista
    Venerdì 6 marzo 2020, h. 17.30
    Salone dell’ex Palazzo Vescovile di Chiusi Città (Si) – Piazza del Duomo

Scarica la lettera del Corso aggiornamento IdRC 19_20

 

Sussidio per la celebrazione della I Domenica della Parola di Dio

L’ufficio Liturgico diocesano, facendo riferimento, alla Lettera apostolica in forma di Motu proprio dal titolo Aperuit illis di Papa Francesco mette a disposizione il Sussidio redatto dall’Ufficio Catechistico Nazionale insieme all’Ufficio Liturgico nazionale e all’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana per la celebrazione della I Domenica della Parola di Dio, che cadrà il 26 gennaio 2020. Ogni realtà locale saprà di certo attivare la propria creatività, compiendo gli opportuni adattamenti all’interno delle celebrazioni già esistenti o dando vita a nuove iniziative specifiche.

Il presente Sussidio, infatti, intende essere un possibile strumento a servizio delle diocesi, delle associazioni, dei movimenti, dei parroci e dei singoli fedeli, che si preparano a celebrare questa giornata. In esso si trovano suggerimenti per la Celebrazione eucaristica, tra cui la Preghiera dei fedeli, nonché alcuni testi biblici per la preghiera personale o comunitaria al di fuori della Messa e alcuni scritti magisteriali per la riflessione e la meditazione.

Download del Sussidio

Suggerimenti per la celebrazione della domenica della parola 26.01.2020

 

Mons. Roberto Malpelo presidente Fondo Clero

Monsignor Roberto Malpelo è il nuovo presidente del Comitato di vigilanza del Fondo Clero. È stato eletto, all’unanimità, nella seduta tenuta ieri presso la Direzione generale dell’Inps, per l’insediamento del nuovo Comitato per il quadriennio 2020-2023.
Incardinato nella diocesi di Montepulciano, 63 anni di età e 30 anni di ministero, Malpelo è attualmente Direttore dell’Ufficio giuridico della Cei. Con due lauree (Dottorato alla Lateranense e Matematica all’Università di Pisa) ha svolto diversi uffici giuridici e pastorali, inoltre è stato parroco a Torrita di Siena, insegnante di religione, rettore del seminario regionale, vicario giudiziale della diocesi.
L’elezione del nuovo presidente mette fine ad una lunga “sede vacante”, durata sette mesi, che ha impedito al Fondo di previdenza per il clero di essere dotato del suo legittimo organo di gestione, chiamato ora ad assumere diversi provvedimenti di rilievo.
La ricostituzione del nuovo Comitato è intervenuta grazie a un decreto del Ministero del lavoro che – pura coincidenza o calcolato tempismo – è stato adottato subito dopo la denuncia della lunga “sede vacante” su Avvenire del 16 gennaio scorso.
La rappresentanza dei ministri di culto cattolici conta, all’interno del Comitato di Vigilanza, su tre componenti, mentre le altre confessioni religiose (tutte espressioni della tradizione del protestantesimo) dispongono, nel neo consigliere Giuseppe Miglio, di un singolo rappresentante designato unitariamente dalle stesse confessioni. Nel complesso viene rispettata la percentuale degli iscritti riferita alla confessione di appartenenza (99% alla religione cattolica). E fra i consiglieri cattolici partecipa al Comitato don Maurizio Giaretti, presidente nazionale della Faci, la Federazioni delle associazioni del clero in Italia, che assiste i sacerdoti iscritti nelle problematiche di natura legale, tecnica e previdenziale.
Ai quattro consiglieri si aggiungono, per decreto, due funzionari ministeriali designati rispettivamente dai Ministeri del Lavoro e dell’Economia. In questa occasione lo stesso decreto di ricostituzione del Comitato denuncia che il Ministero dell’Economia non ha provveduto alla designazione del suo rappresentante, benché ufficialmente e più volte sollecitato tra i mesi di giugno e di ottobre 2019. La mancata designazione del secondo funzionario ministeriale non incide tuttavia sulla legittimità e sui lavori del nuovo Comitato, essendo di fatto garantita la partecipazione di un numero legale fra i componenti già designati.
La mancata ricomposizione del Comitato ha bloccato finora la decisione su diversi ricorsi dei sacerdoti tenuti nel frattempo in sospeso, e in particolare, l’esame della “riduzione di un terzo” della pensione del Fondo per i sacerdoti che sono titolari anche di altra pensione, in genere quella della scuola. Altro decisivo contenzioso riguarda la pensione con Quota 100 sulla quale spicca da più di un anno il silenzio dello stesso Inps.
Vittorio Spinelli – per Avvenire di giovedì 13 febbraio 2020
© RIPRODUZIONE RISERVATA