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TERREMOTO IN MAROCCO, PREGHIERA E SOLIDARIETÀ DALLA DIOCESI DI MONTEPULCIANO-CHIUSI-PIENZA

Sono ore di apprensione per quanto avvenuto alcune notti fa in Marocco dove una forte scossa di terremoto (magnitudo 6.8 della scala Richter) ha causato enormi danni. Migliaia le vittime e i feriti, un bilancio che, purtroppo, nel corso delle ore è destinato a crescere. Colpita in particolare la regione di Marrakech, migliaia le persone senza alloggio e ingenti i danni materiali.

Caritas Rabat si è attivata con la sua equipe, sta contattando le parrocchie coinvolte nell’area del sisma e si sta organizzando per l’assistenza alle persone sfollate.

Come forma di aiuto immediata, la CEI ha deciso lo stanziamento di 300mila euro dai fondi 8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica. “Alle sorelle e ai fratelli del Marocco giunga il nostro profondo cordoglio e la nostra vicinanza. Facendoci prossimi alla popolazione provata da questo tragico evento, preghiamo per le vittime e i loro familiari. Assicuriamo inoltre il sostegno delle nostre Chiese, stringendoci a tutti coloro che sono stati colpiti da questa calamità e alla comunità marocchina in Italia ferita negli affetti”, afferma il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.
Lo stanziamento della CEI, attraverso Caritas Italiana, aiuterà a far fronte alle prime necessità. La rete delle Caritas delle diocesi italiane, coordinate dalla Caritas Italiana, segue con attenzione gli sviluppi della crisi.

La Caritas diocesana diocesana di Montepulciano-Chiusi-Pienza invita le comunità parrocchiali alla preghiera e alla solidarietà. Aderendo all’appello della CEI è stato istituito un fondo per sostenere gli aiuti e le prime emergenze, così come per supportare il percorso di ricostruzione attraverso la Chiesa del Marocco.

È possibile contribuire con donazioni nel conto corrente intestato CARITAS DIOCESI MONTEPULCIANO IBAN: IT34N0306925611100000003187 Intesa Sanpaolo Filiale di Montepulciano, indicando come causale Terremoto Marocco.

IL PAPA E I LEADER CRISTIANI A SAN PIETRO, UNA VEGLIA ECUMENICA PER AVVIARE IL SINODO

Patriarchi orientali e vescovi protestanti, rappresentanti ecumenici e delegati fraterni, cardinali di vecchia e nuova creazione, ragazzi di diversi Paesi e diverse confessioni. E al centro il Papa. Sarà un simbolo di quel “camminare insieme” alla base dell’intero processo sinodale, la veglia ecumenica in programma il prossimo 30 settembre in Piazza San Pietro (lo stesso giorno in cui si celebrerà un Concistoro per la creazione di 21 nuove porpore), che vedrà la partecipazione di giovani e rappresentanti di altre confessioni cristiane. Tra cui, tra gli altri, Bartolomeo, Teofilo III e Justin Welby. La veglia dal titolo “Together – Raduno del Popolo di Dio” – nata da “un sogno” espresso da frère Alois, priore di Taizé tre anni fa – apre la strada al Sinodo sulla sinodalità, al via il 4 ottobre in Vaticano, dopo un processo di circa tre anni che ha coinvolto le diocesi dei cinque continenti.

“La sfida di questo Sinodo è imparare a camminare più strettamente insieme, ascoltando lo Spirito, per diventare una Chiesa più sinodale, con l’obiettivo di annunciare il Vangelo nel mondo d’oggi”, ha detto durante la conferenza di presentazione in Sala Stampa vaticana, suor Nathalie Becquart, sottosegretaria della Segreteria generale del Sinodo, offrendo le chiavi di lettura di questo evento legato a doppio filo al percorso sinodale. In particolare, la religiosa francese ha richiamato le parole di Papa Francesco secondo il quale “non ci può essere sinodalità senza ecumenismo e non c’è ecumenismo senza sinodalità”. E lo stesso Documento preparatorio proponeva il dialogo con le altre confessioni cristiane come uno dei 10 temi da esplorare durante la fase di consultazione locale.

Sarà pertanto fortemente simbolico vedere in Piazza San Pietro i leader di Chiese ortodosse, protestanti, evangeliche, insieme ad alcuni delegati fraterni, stare a fianco al Papa e accompagnarlo nell’avvio di un processo che trae le sue radici dal Concilio Vaticano II. Saranno presenti, naturalmente, pure i membri della XVI assemblea generale del Sinodo dei vescovi che inizieranno così la loro tappa romana prima di partire la sera stessa per la Fraterna Domus di Sacrofano. In questo enorme complesso a una ventina di minuti da Roma, luogo di quiete e di verde, si terrà un ritiro spirituale di tre giorni prima della Messa di apertura della sessione sinodale, la mattina del 4 ottobre.

Illustrando nel dettaglio il programma della Veglia, che si terrà dalle 17 alle 19, suor Becquart ha spiegato che l’appuntamento, aperto da canti e momenti musicali come “espressione di gratitudine”, prevede l’introduzione di Papa Francesco, seguita da una preghiera del Patriarca ecumenico Bartolomeo e la lettura della Parola di Dio. Le intercessioni saranno lette invece da un capo di Chiesa o delegato fraterno al Sinodo, mentre il Padre Nostro verrà introdotto dall’arcivescovo Welby. Previste poi una preghiera conclusiva e la benedizione congiunta di Francesco e di tutti i dodici capi delle Chiese e dei leader cristiani.

Benediranno la Piazza – incorniciata dalle chiome multiformi di alberi diversi allestiti da Confagricoltura – dove saranno riuniti giovani circa 3 mila giovani 18 ai 35 anni provenienti da diversi Paesi europei e appartenenti a tutte le Chiese cristiane, come ha spiegato dal banco dei relatori fratel Matthew che dal 3 dicembre ricoprirà la carica di priore di Taizé. La veglia, ha sottolineato, è al centro di un weekend di preghiera e condivisione per ragazzi e ragazze che si ritroveranno a Roma da venerdì 29 settembre a domenica 1° ottobre. “È una bella collaborazione in stile sinodale”, ha detto suor Natalie Becquart, aggiungendo in italiano il principio reiterato più volte dal Papa che “il cammino si fa camminando”.

(Fonte: VaticanNews)

IMMIGRAZIONE, EDITORIALE DEL CARD. LOJUDICE SU TOSCANA OGGI, “USCIRE DALL’EMERGENZA”

Riportiamo nella sua forma integrale l’editoriale del Card. Augusto Paolo Lojudice pubblicato su Toscana Oggi di questa settimana.

 

Immigrazione non può più essere sinonimo di emergenza. Non c’è dubbio che il problema esista e che, giorno dopo giorno, stia diventano sempre più grande, ma è anche vero che trattare i flussi migratori solo con l’ottica emergenziale rischia di non mettere bene al centro di ogni sforzo i diritti degli uomini, donne e dei bambini che ogni giorno arrivano nel nostro paese.

Non basta a mio avviso dire li abbiamo accolti. Occorre in uno sforzo congiunto tra istituzioni, chiesa e società civile, capire come questa accoglienza sia veramente a misura di uomo e come si possa favorire una reale integrazione di queste persone. Non penso si utile investire solo su dei grandi parcheggi- come li chiamo io – di tante persone che non hanno più nulla e che fuggono dai loro paesi.

Molti centri di prima e seconda accoglienza rischiano di diventare solo delle gabbie senza una vera integrazione e senza quello spirito di umanità e vicinanza che deve animare ogni azione nell’accoglienza.

La Chiesa dal conto suo è da sempre in prima linea su questo. Penso allo sforzo di tutte le diocesi italiane e in particolare di quelle della Toscana.

In Italia – fonte il Ministero dell’Interno dal 1 gennaio ad oggi sono 114.604 i migranti arrivati nel nostro paese. L’anno scorso nello stesso periodo erano 58.990. Numeri record.

A questo dato dobbiamo aggiungere quello ancora più preoccupate di Save The Children che evidenzia come siano oltre 6000 i minori migranti arrivati soli in Italia via mare nei primi 6 mesi dell’anno, il doppio rispetto all’anno precedente. Sono oltre 20.600 presenti in Italia ad aprile, di cui 4 mila fino a 14 anni.

Nella nostra regione al 31 agosto 2023 sono presenti 7759 persone nei centri di accoglienza di diversa natura e 1178 nei centri SAI. In totale sono 9557.

Insomma un crescendo di numeri che nascondono la storia e la vita di migliaia di uomini, donne e bambini che hanno un nome, tante sofferenze , ma anche una speranza e ai quali dobbiamo garantire un futuro che vada oltre il “parcheggio” in una struttura.

Possono essere tante le iniziative d mettere in campo come quella di Chiusi dove in una struttura sequestrata alla mafia verranno accolti breve accolti trenta migranti.

Benissimo. Ma ripeto, oltre ai luoghi e alle persone, sono importanti le modalità dell’accoglienza, anche nel rapporto con la comunità, coinvolgendola e preparando ogni situazione. Mi viene da dire che questa accoglienza va fatta anche con il cuore.

Non si può pensare di catapultare in una realtà grande o piccola un centro di accoglienza per migranti senza avere coinvolto i cittadini, senza averli informati e formati. Senza questo passaggio non possiamo parlare d’integrazione, ma solo di emergenza.

Ma non basta a tutelare questa umanità sofferente. Il nostro Paese, la nostra regione da sempre sono un simbolo dell’accoglienza e dell’integrazione. Occorre uno sforzo di tutti su questo.

Non solo carte bollate, ma la necessaria presenza di persone qualificate, preparate acconto ai migranti. Solo così potremo gestire questo nuovo fenomeno socio economico che sta cambiando il volto della nostra storia e delle nostre comunità.

 

Card. Augusto Paolo Lojudice

 

CHIUSI, L’8 SETTEMBRE LA MESSA CON IL CARD. LOJUDICE PER LA FESTA PATRONALE DI S. MARIA DELLA PACE

Venerdì prossimo, 8 settembre 2023, alle ore 18 il card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano- Chiusi-Pienza presidierà la solenne celebrazione in occasione della festa patronale della parrocchia santa Maria della pace per la ricorrenza della Natività della Beata Vergine Maria.

Concelebra, tra gli altri, Don Antonio Canestri, parroco e vicario generale della diocesi.

Alle ore 21 si terrà la solenne processione per le vie di Chiusi Scalo.

UN ANNO FA L’INGRESSO DEL CARD. LOJUDICE COME VESCOVO DIOCESANO

Oggi la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza celebra il primo anniversario dell’ingresso in diocesi del card. Augusto Paolo Lojudice come Vescovo.

Presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Montepulciano ci sarà alle ore 17.30 l’accoglienza del Card. Lojudice nel piazzale, poi alle 18 la Celebrazione Eucaristica, con anche l’inaugurazione del servizio pastorale di don Pietro Sanivarapu. Alle 19.00 è previsto un momento conviviale.

Al card. Lojudice la diocesi esprime profonda gratitudine, filiale e sincero affetto per il suo servizio di pastore tra la gente. Il primo ringraziamento va innanzitutto al Signore che ci ha fatto dono della guida del vescovo Augusto Paolo, che serve con amorevolezza, semplicità e autorevolezza la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza nel cammino verso Cristo speranza dell’umanità.

IL 4 OTTOBRE PAPA FRANCESCO PUBBLICHERÀ UNA SECONDA ENCICLICA “LAUDATO SI’”

«Dopodomani, 1 settembre, si celebra la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, inaugurando il tempo del creato che durerà fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi. In quella data ho intenzione di pubblicare un’esortazione, una seconda Laudato si’».

Lo ha detto papa Francesco al termine dell’udienza generale, che si è svolta ieri mattina in Aula Paolo VI. «Uniamoci ai nostri fratelli e sorelle cristiani nell’impegno di custodire il creato come dono sacro del creatore. È necessario – ha aggiunto – schierarsi al fianco delle vittime delle ingiustizie ambientali e climatiche sforzandosi di porre fine all’insensata guerra alla nostra casa comune, che è una guerra mondiale terribile. Esorto tutti voi a lavorare e pregare affinché essa abbondi nuovamente di vita», ha concluso.

Il Tempo del Creato, che quest’anno porta il tema “Che la giustizia e la pace scorrano” ed è simboleggiato dal “fiume possente”, inizia il 1/o settembre con la Festa del Creato (conosciuta anche come la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato) e si conclude il 4 ottobre, Festa di San Francesco d’Assisi.

A LORETO IL 2º RADUNO DI FRATERNITÀ, LA MESSA CON IL CARD. LOJUDICE

È in corso a Loreto il 2° Raduno di fraternità, la community di giovani nata dall’esperienza di fede nell’oratorio di don Alberto Ravagnani. Il tema scelto per il raduno di quest’anno è “Noi siamo”, per evidenziare che l’esperienza vera di Fraternità coinvolge e trasforma l’essere della persona prima che il ‘fare’ ma, nello stesso momento, ha senso solo se vissuta come cammino nelle relazioni, quindi insieme nella Chiesa.

Il card. Augusto Paolo Lojudice è stato ospite ieri del raduno, dove ha celebrato la Santa Messa delle 18.30.

VISITA AL “GASLINI” DI GENOVA E A “CASA PAOLA” DELL’UNITALSI PER IL CARD. LOJUDICE

Il card. Augusto Paolo Lojudice si è recato questa mattina in visita all’IRCCS Giannina Gaslini di Genova. Ad accoglierlo era presente il dott. Raffaele Spiazzi, Direttore Sanitario del Gaslini.

Insieme, hanno visitato la nuova piattaforma di degenza Neuro-gastro con il responsabile, prof. Lino Nobili, la UOC di Anestesia e Rianimazione insieme al direttore Andrea Moscatelli, per finire con una lunga visita della UOC di Emato-Oncologia, a cura del prof. Carlo Dufour, direttore del Dipartimento di Emato- Oncologia. 

Il Gaslini è un policlinico pediatrico che ogni anno conta circa L’Istituto Giannina Gaslini è un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, un policlinico pediatrico tra i più grandi ed importanti d’Europa, uno dei pochi ospedali italiani interamente dedicati alla cura dei bambini, dove la ricerca in ambito pediatrico svolge un ruolo cruciale nel chiarire le cause e nel migliorare la terapia e la prognosi delle malattie rare e gravi. Specializzato in alta complessità di cura, patologie invalidanti, malattie rare e croniche, prende in cura il bambino dal concepimento alla maggiore età. Con circa 400 posti letto, 25 mila ricoveri e 500 mila prestazioni ambulatoriali l’anno, 20 padiglioni, 2000 addetti, l’Istituto, da 85 anni, è un punto di riferimento nazionale ed internazionale della moderna pediatria e medicina perinatale.

Al termine della visita al Gaslini, il card. Lojudice è stato accompagnato da Gemma Malerba, presidente dell’UNITALSI Ligure, e da Francesca Faruffini, responsabile del Progetto Piccoli dell’UNITALSI Ligure, a visitare “Casa Paola”, una delle strutture gestite dall’associazione per l’accoglienza dei familiari dei piccoli pazienti in cura presso l’Ospedale Pediatrico Gaslini.

IL CARD. LOJUDICE A TORTONA PER CELEBRARE LA FESTA DELLA MADONNA DELLA GUARDIA

Questa mattina il card. Augusto Paolo Lojudice è a Tortona (AL) per celebrare il Pontificale della Festa della Madonna della Guardia.

Il santuario “Madonna della Guardia” di Tortona, infatti, fu voluto e costruito da San Luigi Orione, quando, il 29 agosto 1918, ancor prima della fine della guerra, aveva promosso un voto popolare alla Madonna della Guardia, invocando la fine della guerra e promettendo di erigere un santuario come ringraziamento per quanti fossero tornati vivi dal fronte di guerra.

Alla celebrazione erano presenti anche il Vescovo di Tortona, Mons. Guido Marini, il direttore generale della Piccola Opera della Divina Provvidenza di Don Orione, Padre Tarcisio Vieira, e il Rettore del Santuario Madonna della Guardia, don Renzo Vanoi. Ad accompagnare il card. Lojudice sono presenti anche don Vittorio Giglio, responsabile del servizio per le Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, e Gianluca Scarnicci, portavoce del Cardinale.

Ecco alcune immagini della celebrazione:

A CHIUSI UN CENTRO DI ACCOGLIENZA PER MIGRANTI, IL CARD. LOJUDICE HA PARTECIPATO ALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Il Card. Augusto Paolo Lojudice, Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, ha partecipato questa mattina alla presentazione del progetto “Dalla confisca alla legalità percepibile”, che si è tenuta nel palazzo della Prefettura a Siena su convocazione del perfetto di Siena, Matilde Pirrera. Erano presenti anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e il sindaco di Chiusi, Gianluca Sonnini.

Grazie al progetto, Chiusi ospiterà un centro di accoglienza per circa trenta migranti, all’interno di una strutta che la Prefettura ha ottenuto dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. La gestione sarà affidata alla Misericordia di Chiusi. 

Il card. Lojudice ha commentato questa iniziativa, sottolineando l’importanza dei volontari della Misericordia, perché “non basta ospitare i migranti in un Cas , serve anche chi si impegna per loro, con cuore ed animo”.

IL CARD. LOJUDICE A LA NAZIONE SUI MIGRANTI, “IN ARRIVO ALTRI 150 NEL SENESE. RESTIAMO UNA TERRA DI PASSAGGIO”

Ecco il testo integrale dell’intervista rilasciata a La Nazione dal Card. Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza

Cardinale Lojudice, ha sentito il suo amico cardinale Matteo Zuppi, tuonare contro i rischi legati al razzismo crescente?
«Non ha usato parole troppo forti, non so a chi si riferisse. Di sicuro voleva spegnere possibili inneschi di incendi polemici».

Come vede la situazione dei migranti in Italia? Hanno ragione i sindaci a protestare?
«C’è sempre un grave problema tipicamente italiano; non c’è un’organizzazione efficace dell’accoglienza di passaggio. Le statistiche internazionali ribadiscono che l’Italia è tra il 15° e il 20° posto per numero di migranti che restano nel Paese. Abbiamo un problema geografico irrisolvibile: la stragrande maggioranza dei migranti che vengono dal Mediterraneo passano dall’Italia. Non so perché non riusciamo a organizzare un passaggio serio, senza lager né respingimenti, né lasciandoli affogare in mare. Possibile che Lampedusa debba essere l’unico centro? Dovrebbe ospitarne 200 e ne ha sempre duemila».

Lei sa che la Convenzione di Dublino obbliga l’Italia a esaminare le richieste di asilo.
«Dublino è un altro dei misteri, non si riesce a modificare l’accordo. L’incontro tra una ventina di ministri dei Paesi europei non ha prodotto risultati. Il principio non è accogliere o non accogliere, finché si affronta così il problema, si alza solo un polverone che nasconde tutto. Tanto in Italia arriveranno migliaia e migliaia di migranti, forse milioni in 20 anni. Non si fermeranno perché non è un Paese appetibile, attraente per il loro futuro. Preferiranno andare in Francia o Germania, le loro mete ideali».

Sa anche che ai confini con la Francia succedono cose non edificanti verso i migranti.

«Perché si riduce tutto a una questione di soldi, accordi con la Libia e la Tunisia basati sul denaro. Servirebbe una commissione interdisciplinare che vada in quei Paesi e verifichi quelle condizioni inumane, rivelate da reportage o video. Così non si va da nessuna parte, due o tre corto circuiti bloccano tutto».

Lei fa ancora parte della Consulta Cei sui Migrantes?
«Sì, prima ero segretario, adesso sono membro della commissione presieduta da monsignor Perego. Che tra l’altro era ospite a Siena, ha visto il Palio dalla Fondazione Mps».

E’ ancora possibile vedere i migranti come risorsa, con numeri così alti?
«Migliaia di arrivi complicano le cose, questo è certo. Ma se guardiamo alla provincia di Siena, le cose stanno migliorando. Ci stiamo specializzando nell’accoglienza dei pakistani, dei richiedenti asilo provenienti dalla rotta balcanica. Dovremo affrontare anche altre emergenze. Ci sono Comuni che fanno molto, altri che potrebbero fare di più»

Siamo a quota 1.300 migranti. Quanti ne arriveranno?
«Ci sono delle segnalazioni di alcuni arrivi che la prefettura sta monitorando. Si parla di 150-200 arrivi dal Mediterraneo. Tra qualche giorno ci vedremo, prima della fine di agosto, con le istituzioni impegnate: Arcidiocesi, prefettura, questura, società della salute, Asl, Comune di Siena e Provincia».

Qual è il Comune che soffre?
«Chianciano fa la sua parte, Abbadia San Salvatore ha aperto due Cas da una cinquantina di posti l’uno. Servirebbero più centri di accoglienza, senza dubbio. Dovremo aprire anche i Sai, sistema accoglienza e integrazione, una volta erano gli Sprar. Puntare più a integrare».

Non crede siano solo sigle?
«Ho questo dubbio, la fatica maggiore è integrare chi arriva. C’è la mania degli acronimi. La sostanza è che va incentivato l’inserimento, tocca anche alle cooperative agire. Altrimenti restano solo tante persone che bivaccano senza far nulla».

Qual è lo stato dell’accoglienza a Siena e provincia?
«Noi ci stiamo provando, qualcosa in più si può sempre fare. L’arcidiocesi ha strutture, ma sono senza servizi, senza bagni. E’ un’accoglienza di emergenza, sia in via Mascagni che all’Arbia. Strutture messe a disposizione per evitare che la gente dorma nei parcheggi. Però passano settimane prima del permesso».

I rapporti con Siena?
«Vedo più disponibilità e più ascolto. Montalbuccio è una struttura emergenziale, dovrebbe trasformarsi in Cas a breve. Sapendo che è un gatto che si morde la coda, ogni centro che apri ti obbliga ad aprirne altri».
(Intervista di di Pino Di Blasio).

IL 3 SETTEMBRE IL PRIMO ANNIVERSARIO DELL’ARRIVO DEL CARD. LOJUDICE COME VESCOVO DIOCESANO

Il prossimo 3 settembre la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza celebrerà il primo anniversario dell’ingresso in diocesi del card. Augusto Paolo Lojudice come Vescovo.
Presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie a Montepulciano ci sarà alle ore 17.30 l’accoglienza del Card. Lojudice nel piazzale, poi alle 18 la Celebrazione Eucaristica, con anche l’inaugurazione del servizio pastorale di don Pietro Sanivarapu.
Alle 19.00 è previsto un momento conviviale.

MONTEPULCIANO: DOMANI LA PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA DEL BRAVÌO DELLE BOTTI 2023

Domani, giovedì 17 agosto, alle ore 18.30 si terrà a Montepulciano presso il Chiostro di Sant’Agnese la presentazione della 49° edizione del Bravìo delle Botti, promosso dal Magistrato delle Contrade di Montepulciano. Nell’occasione sarà presentato anche il nuovo libro di Antonio Garosi “L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”, con aneddoti e curiosità sul Bravìo delle Botti di Montepulciano.

A partire da venerdì 18 ci sarà poi un programma di eventi e iniziative che porteranno al giorno della corsa, che si terrà domenica 27 agosto alle 18.30. Tra i tanti eventi, giovedì 24 agosto ci sarà il Corteo dei Ceri, con offerta dei ceri sacri in onore del patrono San Giovanni Decollato. Anche il giorno della corsa, alle ore 12 presso la Chiesa SS, Nome di Gesù ci sarà la Santa Messa solenne presieduta dal Card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza ,con l’offerta dei ceri a San Giovanni Decollato.

Il Bravìo delle Botti è la sfida tra le otto contrade di Montepulciano, che si contendono un panno dipinto facendo rotolare delle botti di circa 80 Kg ciascuna, lungo un percorso in salita di oltre un chilometro che  si snoda tra le suggestive vie del centro storico fino ad arrivare sul sagrato del Duomo in Piazza Grande.

IERI L’INIZIO DEL MINISTERO PASTORALE DI DON RICCARDI A PIENZA E VISITA DEL CARDINALE A MONTICHIELLO

Ieri pomeriggio nella concattedrale di Pienza dedicata a Santa Maria Assunta il Card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza ha presieduto la Santa Messa di inaugurazione del ministero pastorale di Don Giampaolo Riccardi come parroco della parrocchia dei Santi Vito Modesto di Pienza.
In precedenza il Cardinale ha incontrato nella bella chiesa parrocchiale la comunità di San Leonardo e Cristoforo a Monticchiello.
Al termine dell’incontro l’arcivescovo ha consegnato a tutti una medaglia di San Cristoforo patrono della parrocchia.

 

PELLEGRINAGGIO PER L’UDIENZA CON IL PAPA, ISCRIZIONI ENTRO IL 10/9. QUI LE INDICAZIONI

“E’ con gioia che sono a portare alla vostra attenzione un momento di Fede molto particolare che coinvolgerà tutte le nostre comunità dell’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino e della Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza. Dopo che il Santo Padre mi ha affidato il governo delle due Diocesi, unite in persona episcopi, insieme ai sacerdoti ed a vari collaboratori, abbiamo deciso di recarci ad incontrare Papa Francesco, partecipando ad un’Udienza Generale, mercoledì 11 ottobre 2023 alle ore 09.00 in Vaticano. Dopo l’udienza, alle ore 12.00, celebreremo insieme la Santa Messa nella Basilica di San Pietro”.

E’ quanto scrive il Card. Agusto Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano- Chiusi- Pienza in una lettera inviata ai sacerdoti, diaconi, religiosi e fedeli laici, alle parrocchie, confraternite ed associazioni ecclesiali alle associazioni ed istituti civili presenti ed operanti nell’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino e nella Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza.

“Sarà un momento di grande intensità spirituale- aggiunge il Cardinale – sia perché incontreremo il Santo Padre, che ci confermerà nella Fede, sia perché potremo celebrare insieme l’Eucarestia sulla Tomba dell’Apostolo Pietro, rinnovando la nostra professione di Fede! Sono dunque ad invitarvi tutti, nel limite del possibile, a questo pellegrinaggio interdiocesano per condividere insieme questo particolare momento di comunione. Auspico un’ampia partecipazione e gradirei che ogni singola Parrocchia e/o Comunità sia degnamente rappresentata”.

Alcune indicazioni per il pellegrinaggio a Roma:

L’Udienza Generale del Santo Padre si terrà in Piazza San Pietro in Vaticano alle ore 09.00. Dopo l’udienza, alle ore 12.00, celebreremo insieme la S. Messa nella Basilica di S. Pietro.

Anche a motivo dell’orario dell’Udienza Generale e dei tempi di percorrenza di andata e ritorno, gli spostamenti richiederanno un piccolo sacrificio. Vi saranno date informazioni più precise al momento dell’iscrizione. Entrambe le Diocesi hanno opzionato alcuni pullman che partiranno, in base alla distanza da Roma, in modo tale da arrivare in Piazza San Pietro per le ore 07.30.

La partenza, dunque, sarà molto presto, in base all’orario che sarà comunicato dopo le iscrizioni. Per entrare in piazza San Pietro sarà necessario passare i controlli di sicurezza e, una volta in piazza, sarà bene non uscirne per poter entrare, al termine dell’udienza, direttamente dalla piazza in Basilica, senza ripetere i controlli di sicurezza. Dopo la Santa Messa ci sarà modo di consumare il pranzo al sacco (al quale ciascuno provvederà autonomamente) tenendo presente di far ritorno al pullman nel luogo ove concordato all’orario stabilito (che vi saranno indicati quella mattina su ciascun pullman).

In mattinata vi saranno consegnati un libretto/sussidio liturgico, un piccolo gadget e il biglietto per accedere in Vaticano (da conservare fino alla fine della Messa).

Si consiglia di portare con sé solo l’essenziale per non appesantire gli spostamenti (cibo, acqua ed effetti personali, tra i quali un documento di riconoscimento ed un cappello per proteggersi dall’eventuale sole, che a Roma non manca nemmeno ad ottobre).

Il contributo richiesto ai partecipanti è di € 30,00 per gli adulti (€ 15,00 per i minori di anni 18) e comprende il viaggio in pullman (andata e ritorno), il gadget della giornata, il libretto per la liturgia, l’obolo che verseremo per la celebrazione della Santa Messa e l’offerta che doneremo per la carità del Santo Padre. Tutto il resto non è compreso (pranzo, acqua, ecc…).

Per le informazioni potete rivolgervi ai vostri parroci mentre per le iscrizioni potete contattare, entro e non oltre il 10.09.2023:

per la Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza: i singoli parroci che poi inoltreranno gli elenchi alla sig.ra Maria Grazia CAVALLICCI, tel. 339.2213310, e-mail ‎graziacavallicci@hotmail.it

coordinatore delle iscrizioni, al quale le due referenti convoglieranno i dati, è:  sig. Federico NASSI, tel. 333.3669776, coordinatore delle iscrizioni e dei dati tecnici, e-mail: pellegrinaggio.interdiocesano23@gmail.com

MONTEPULCIANO, IL 16 AGOSTO CONCERTO DI MUSICA CORALE A SAN BIAGIO

Mercoledì 16 agosto, alle ore 18.00, il Tempio di San Biagio a Montepulciano ospiterà il concerto “Una festa di musica corale dal Rinascimento ad oggi”, eseguito dai Cutty Sark Singers, coro formato da amici di lunga data che condividono la passione per la ricca tradizione corale del Regno Unito. I Cutty Sark Singers sono soliti cantare, ogni domenica, nella chiesa di St Alfege, progettata dall’architetto Nicholas Hawksmoor a Greenwich, nel sud-est di Londra. Qui è sepolto Thomas Tallis, maestro della polifonia inglese del XVI secolo.
Il concerto di mercoledì prossimo, organizzato in collaborazione con la Parrocchia di Montepulciano, le Opere Ecclesiastiche Riunite di Montepulciano e Opera Laboratori, è a ingresso libero.