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DAL 2 AL 17/XII LA “MISSIONE POPOLARE” DELLA PARROCCHIA DI TORRITA DI SIENA

Dal 2 al 17 dicembre 2023 prenderà il via a Torrita di Siena la “Missione Popolare” nella Comunità Parrocchiale Santi Costanzo e Martino e Nostra Signora del Rosario. Predicata dai Missionari del Preziosissimo Sangue ha il patrocinio dalla Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza e del Comune di Torrita di Siena.

“La “missione popolare” – spiega il Cardinale Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza- è un tempo particolare, un’occasione straordinaria di grazia che completa e da senso a ciò che nella ordinarietà della vita parrocchiale viene condotto giorno dopo giorno. Il mio augurio è che tutta la comunità della parrocchia di Torrita ne sia coinvolta, che tutta la popolazione, la comunità territoriale possa trarre beneficio da questo annuncio speciale che vi accingete a vivere nel prossimo mese di dicembre”.

“L’esperienza, che vivremo insieme dal 2 al 17 dicembre, guidata dai Missionari del Preziosissimo Sangue, – sottolinea Don Andrea Malacarne, Parroco di Torrita- ci aiuterà a ravvivare la fiamma della nostra fede. La visita dei missionari alle nostre famiglie, alle scuole, ai luoghi di lavoro, agli ammalati e alle varie associazioni parrocchiali e paesane e sarà un’occasione preziosa per ascoltare ancora una volta la Parola viva «efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio…» (Eb 4, 12); e saremo incoraggiati a vivere un autentico cammino cristiano: «Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi» (Gc 1, 22)”.

QUI IL CALENDARIO DELLA MISSIONE POPOLARE:

MissionePopolare2023[1]

 

 

 

OGGI IL III ANNIVERSARIO DELLA CREAZIONE A CARDINALE DEL VESCOVO LOJUDICE

Oggi ricorre il terzo anniversario della creazione a cardinale del Vescovo Augusto Paolo Lojudice.

Preconizzato cardinale nell’Angelus del 25 ottobre 2020, è stato creato e pubblicato Cardinale di Santa Romana Chiesa da Sua Santità Papa Francesco nel concistoro ordinario pubblico del 28 novembre 2020, ricevendo il Titolo di Santa Maria del Buon Consiglio, titolo di nuova creazione, del quale ha preso possesso con una celebrazione eucaristica il 2 giugno 2021 nell’omonima chiesa parrocchiale in Roma.

CHIUSI, RIPRESE LE LEZIONI DELLA LUBIT CON LA LECTIO DI MONS. BENEDETTO ROSSI

Ieri sera salone del palazzo vescovile di Chiusi sono riprese in presenza le lezioni della Lubit ( Libera università per gli studi biblici e teologici Pio II) che da venti anni, nella nostra diocesi, propone studio, approfondimento e informazione legati alla teologia e alla cultura storica e contemporanea.

Ha tenuto la lezione, sul Vangelo di San Giovanni, Mons. Benedetto Rossi. La lezione, profonda ed interessante, è stata seguita da un gruppo numeroso che ha riempito il salone.

 

IN VATICANO L’INCONTRO DEI DELEGATI DIOCESANI PER IL GIUBILEO 2025

Si è tenuto ieri in Vaticano nella nuova aula del Sinodo l’incontro Delegati diocesani per il Giubileo 2025 promosso dal Dicastero per l’Evangelizzazione – Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo. Presenti oltre 160 rappresentanti in arrivo da tutta Italia. Per per la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza ha partecipato il dott. Gianluca Scarnicci (in temporanea sostituzione del vicario generale, don Antonio Canestri), mentre per l’arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino era presente il diacono Renato Rossi.

Una giornata densa, coordinata da Mons. Rino Fisichella, che insieme al suo staff ha presentato il programma dei grandi eventi del Giubileo 2025, le modalità di iscrizione, le agevolazioni per i viaggi aerei e in treno e la possibilità di aderire come volontari a questo grande evento. Inoltre, l’arcivescovo ha condiviso con i presenti le tappe dell’organizzazione condivisa tra Vaticano e Roma Capitale per l’accoglienza dei pellegrini che arriveranno nella Capitale.

Il Giubileo è stato presentato con i suoi macro appuntamenti (www.iubilaeum2025.va/it/pellegrinaggio/calendario-giubileo.html) in attesa che l’anno prossimo il Santo Padre promulghi la bolla giubilare che presenterà nei particolari questo anno speciale.

Mons. Fisichella ha poi sottolineato come sul sito (www.iubilaeum2025.va) si possa trovare tutto per la preparazione anche nelle diocesi: logo, la preghiera del Giubileo, le modalità di iscrizione ed ancora molto altro. E’ stata sottolineata l’importanza di vivere questo momento anche sui territori e nelle comunità.

Capitolo  parte sull’utilizzo del logo che potrà essere impiegato per iniziative non a scopo di lucro.

LOGO GIUBILEO 2025: 

 

 

PREGHIERA GIUBILEO 2025: Preghiera del Giubileo  

INNO DEL GIUBILEO 2025: https://youtu.be/xQNCSeykhFk 

OGGI SU LA NAZIONE L’INTERVISTA AL CARD. LOJUDICE, “LA CHIESA IN PRIMA LINEA CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE”

Di seguito l’intervista al cardinale Lojudice pubblicata oggi su La nazione edizione nazionale. «Anche la Chiesa deve e può fare di più contro la violenza di genere. Investendo, per esempio, sull’educazione affettiva e sessuale che ritengo importante insegnare anche nelle scuole». L’omicidio di Giulia Cecchettin, 22 anni, per mano dell’ex, della stessa età, scuote anche l’istituzione ecclesiale. Il cardinale Paolo Lojudice, 59 anni, sente il peso della responsabilità collettiva davanti alla piaga dei femminicidi, denuncia «sacche di patriarcato nella società italiana», sgombra il campo da qualsiasi idea di subordinazione della donna all’uomo su base cristiana. E alle vittime di abusi l’arcivescovo di Siena suggerisce di «denunciare» e, qualora non ci siano più margini per una convivenza rispettosa, «di separarsi», perché «l’amore non è mai possesso». Eminenza, che cosa prova di fronte a un femminicidio con vittima e assassino così giovani? «Un senso di fallimento dal punto di vista educativo. Se è vero che per fortuna ci sono tanti ragazzi che vivono una relazione affettiva in modo sereno, in questo caso si deve riconoscere di non essere riusciti a trovare il bandolo della matassa di un malessere, o forse di un qualcosa in più, che covava dentro l’animo di questa persona che ha ucciso la ex». Troppi ragazzi scambiano il possesso con l’amore? «Non sono in grado di fare statistiche. Di certo viviamo in un contesto culturale che non favorisce i valori autentici del rispetto, della diversità, dell’accoglienza dell’altro. Si è spinti piuttosto a seguire sempre l’istinto, col rischio di non riuscire ad acquisire un pieno dominio di sé». Esiste un problema di cultura patriarcale in Italia? «Ci sono ancora sacche di patriarcato, ma, complice anche l’emancipazione femminile, si stanno restringendo. Detto ciò, penso che questi atti di violenza di genere siano soprattutto imputabili ad una diffusa incapacità nei maschi di accettare il fallimento e il rifiuto. C’è molto da lavorare e non è facile: chi esercita violenza in qualche modo prima l’ha subita». Magari in un contesto famigliare cattolico segnato da un’assolutizzazione della figura paterna e da una subordinazione della donna su base religiosa: come uomo di Chiesa sente una qualche responsabilità? «In qualche modo direi di si. La Chiesa vive nella società, non è slegata da questa. Nella storia ha avuto i suoi alti e i suoi bassi anche sul tema della condizione femminile. Certo è che la comunità cristiana delle origini è stata tutto tranne che patriarcale, pensiamo a Gesù». E la considerazione di Eva sottomessa ad Adamo in quanto nata da una sua costola? «Soprattutto dal Vaticano II in avanti si è favorita una corretta interpretazione di questi passi della Genesi nell’ottica di una pari dignità e complementarietà tra maschi e femmine dopo i fraintendimenti esegetici del passato. Che purtroppo hanno inciso sull’immaginario collettivo. Papa Francesco poi in questi anni ha dato un segnale forte, inserendo molte donne in alcuni ruoli centrali della Chiesa» C’è ancora spazio per quei confessori che esortavano le mogli a sopportare le botte dei mariti? «Assolutamente no. Le vittime vanno accompagnate nel denunciare le violenze. E, se non ci sono più margini di convivenza, meglio separarsi». È contrario all’educazione affettiva e sessuale nelle scuole? «Tutt’altro, inizierei dalla terza o quarta elementare. L’importante che questo insegnamento non sia svolto in maniera strumentale, non sia limitato al solo preservativo. Purtroppo nelle famiglie non si parla abbastanza di questi temi. Anche nella Chiesa siamo passati dal considerare come peccati solo quelli contro il sesto comandamento al silenzio più assoluto. Forse è giunto il momento di trattare di affettività e sessualità anche nelle parrocchie, in maniera serena». di Giovanni Panettiere

AL CARD. LOJUDICE LA PRESIDENZA ONORARIA DELL’OSSERVATORIO SUI MINORI “FONTE D’ISMAELE”

Oggi pomeriggio a Roma è stata conferita la presidenza onoraria dell’Osservatorio Fonte di Ismaele al card. Augusto Paolo Lojudice. La cerimonia si è tenuta in occasione della santa messa – presieduta dal Cardinale – in memoria di tutte le piccole vittime di violenza, guerre e indifferenza che è stata celebrata presso la cappella dell’Istituto Don Bosco, via Palmiro Togliatti 161 nella Capitale. Ha concelebrato Mons. Riccardo Lamba, vescovo ausiliare di Roma e responsabile Servizio per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della diocesi di Roma. L’iniziativa è stata voluta fortemente dalle associazioni  Fonte di Ismaele, Istituto di Medicina Solidale e Dorean Dote da oltre 15 anni impegnate nella tutela e nella promozione dei più piccoli soprattutto nella periferia della Capitale.

L’Osservatorio Fonte d’Ismaele nasce su iniziativa dell’Associazione Medicina Solidale, che da 16 anni si occupa della tutela dei minori vulnerabili, per dare voce ai diritti negati dei fanciulli incontrati nel corso della sua attività. Si occupa in particolare di progetti di sorveglianza igienico-nutrizionale a tutela della malnutrizione infantile e nel contrasto alla disuguaglianza nella cura dei bambini non regolarmente presenti sul territorio nazionale. Così l’Osservatorio Fonte d’Ismaele inizia le sue attività il 18 Dicembre 2018 attraverso un Protocollo d’Intesa tra il Vicariato di Roma, l’Associazione Dorean Dote – Onlus e l’Associazione “Istituto di Medicina Solidale” – Onlus.

 

DONATI OLTRE 2000 KG DI GENERI ALIMENTARI ALLA CARITAS GRAZIE ALLA COLLETTA ALIMENTARE

Grazie alla disponibilità di oltre 30 volontari, in occasione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, sono stati raccolti oltre 2000 kg di prodotti alimentari di prima necessità a favore della Caritas diocesana di Montepulciano-Chiusi-Pienza. Rispetto all’anno scorso c’è stato un notevole incremento nelle donazioni con + 500 kg. rispetto al 2022.

I punti di raccolta erano dislocati nei supermercati di LIDL e Gala a Sinalunga e Conad e Eurospin a Montepulciano. Sono stati raccolti soprattutto: Olio, Verdure o legumi in scatola, Polpa o passata di pomodoro, Tonno o carne in scatola e Alimenti per l’infanzia.

CHIUSI, IL 3/XII “LIETI NELLA SPERANZA”, LA GIORNATA DIOCESANA DEI GIOVANI. PREVISTA UNA CALL CON BETLEMME

Domenica, 3 dicembre 2023, dalle ore 17,30, presso il Centro Parrocchiale in Via della Misericordia a Chiusi, – in occasione della XXXVIII° Giornata Mondiale della Gioventù- si terrà la giornata diocesana dei giovani, che quest’anno ha come slogan “Lieti nella Speranza”.

Sono aperte le iscrizioni all’evento che è promosso dalla Pastorale Giovanile Diocesana e dal centro Diocesano Vocazioni e al quale presenzierà il card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza.

“L’evento – spiegano gli organizzatori – sarà un’opportunità per vivere una serata di riflessione sul tema della pace, accompagnata da momenti di preghiera e divertimento. La Diocesi è sempre stata vicina alle tematiche dei giovani, considerandoli il motore della società e il futuro della Chiesa e questa giornata quindi diventa un’occasione per loro per poter socializzare con i loro coetanei, avvicinarsi alla fede e per scoprire un ambiente solidale dove crescere spiritualmente e instaurare nuovi rapporti. Ci sarà anche una video-call con i giovani cristiani di Betlemme.

L’evento è aperto a tutti e a seguire verrà organizzato un aperitivo e tante altre iniziative.

Per iscriversi scansionare il seguente codice QR:

Qui il messaggio del Papa in occasione della XXXVIII° Giornata Mondiale della Gioventù:

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO

 

IMMIGRAZIONE, DOMANI LA “CARTA DI SIENA” COMPIE 10 ANNI, A FEBBRAIO IL CONVEGNO NAZIONALE PER AVVIARE LA REVISIONE

Domani ricorre il decimo anniversario della presentazione della Carta di Siena, che allora (era il 21 novembre 2013) fu  pensata e realizzata dalla Commissione Migrantes Toscana con l’Università per Stranieri di Siena e il Centro G. La Pira.

La Carta di Siena.  “Chiesa e istituzioni per una città dell’integrazione” è il titolo che fu scelto per provare a capire i cambiamenti culturali legati alle migrazioni. Il convegno fu il frutto della riflessione condivisa tra istituzioni politiche, accademiche e religiose sulle tematiche dell’immigrazione. La Carta fu articolata in otto punti tematici, complementari, condivisi e frutto di una costante sintesi tra le commissioni laiche ed ecclesiali coinvolte. A distanza di un decennio, l’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino, la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, la Fondazione Migrantes della CEI e la Commissione Migrantes Toscana, prendendo spunto da questo prezioso lavoro, promuovono a Siena per il 6 febbraio 2024 una giornata di confronto, studio e approfondimento per avviare il lavoro di revisione e attualizzazione della Carta. Un convegno che coinvolgerà esperti nazionali, ma anche le istituzioni e le realtà toscane e senesi che avrà come titolo “La Carta di Siena, 10 anni dopo. Rigenerare la città“. L’obiettivo  è anche quello di fornire un quadro che orienti istituzioni civili ed ecclesiali ad agire, sulla base rispettivamente del magistero della Chiesa e della Costituzione italiana, ritenendo fondanti la centralità della persona umana, dei diritti alla vita, alla libertà, alla giustizia, al lavoro, allo studio, alla partecipazione responsabile, alla pace, insieme alle responsabilità individuali e collettive che sono richieste.

QUI DI SEGUITO IL TESTO DELLA CARTA DI SIENA: Carta di Siena integrale

DOMANI A MONTEPULCIANO E SINALUNGA LA COLLETTA ALIMENTARE A FAVORE DI CARITAS

Domani si terrà  la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. L’iniziativa prevede la presenza di volontari presso i Punti Vendita aderenti della Grande Distribuzione Organizzata che invitano centinaia di migliaia di persone che vanno a fare la spesa a donare una parte della propria spesa per le persone in difficoltà.

L’obiettivo di questo evento è sensibilizzare la società civile sul problema della povertà, richiamando ai concetti di condivisione, gratuità e carità e raccogliere alimenti attraverso le donazioni delle persone che vi partecipano secondo il principio educativo “Condividere i bisogni per condividere il senso della vita”.

Anche la Caritas della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza sarà beneficiaria dei prodotti raccolti nei supermercati di LIDL, Gala Sinalunga e Conad e Eurospin di Montepulciano.
Saranno  decine i volontari (Caritas, Parrocchie, Scout, Lions, Misericordia Montepulciano, Pubblica Assistenza Pienza) che per in tutta la giornata di domani saranno presenti nei 4 negozi sopra indicati, per dare informazioni e ritirare le preziose possibili donazioni.

Cosa donare: se possibile soprattutto Olio, Verdure o legumi in scatola, Polpa o passata di pomodoro, Tonno o carne in scatola e Alimenti per l’infanzia.

 

PIENZA: IL 30/11 LA FESTA IN ONORE DEL PATRONO S. ANDREA

Il prossimo 30 novembre ricorre la Festa di Sant’Andrea, patrono di Pienza. Per l’occasione, la Cattedrale pientina ospiterà una serie di eventi celebratiVi che prenderanno il via domenica 26 novembre con il Triduo di preparazione alla Solennità e l’esposizione, alle ore 11.30, della Reliquia di Sant’Andrea.
Nei giorni di lunedì 27, martedì 28 e mercoledì 29, ogni sera, si terrà a alle ore 16.30 il Santo Rosario seguito, alle ore 17, dalla S. Messa e alle ore 21 dall’incontro “Ti racconto la vita di Sant’Andrea” con il canto della litania dedicata al Santo.
Per il giorno della Solennità, giovedì 20 novembre, ci saranno le Messe alle ore 8.30 e 11.30, poi la Celebrazione Solenne alle ore 18 presieduta dal Card. Augusto Paolo Lojudice, Vescovo della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza. Parteciperà la Corale “Benvenuto Faranci”. Al termine della celebrazione partirà una processione che dalla Cattedrale raggiungerà Piazza Pio II dove ci sarà l’omaggio degli Sbandieratori e delle Associazioni e il dono della medaglia di Sant’Andrea ai bambini. A conclusione, dal Sagrato ci sarà la Consacrazione e la Benedizione della città.

CEI, PRESENTATA LA II RILEVAZIONE SULLA RETE PER LA TUTELA DEI MINORI E ADULTI FRAGILI

È stata presentata oggi, 16 novembre, nel corso dell’Assemblea straordinaria Cei ad Assisi, la seconda rilevazione sulle attività dei Servizi territoriali di tutela minori e adulti vulnerabili promossa dalla Conferenza episcopale italiana attraverso il Servizio Nazionale per la tutela dei minori. La rilevazione, affidata anche quest’anno agli esperti dell’Università cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza, Paolo Rizzi e Barbara Barabaschi, e riferita al 2022, ha coinvolto i Servizi regionali, diocesani e interdiocesani e i Centri di ascolto diffusi su tutto il territorio nazionale.

Il titolo del lavoro è “Proteggere, Prevenire, Formare”.

Il primo elemento evidente è l’ampia partecipazione delle diocesi italiane: da 166 sono passate a 186, che corrispondono a 190 diocesi su 206 (escludendo le diocesi accorpate e quelle abbaziali), portando la rappresentatività statistica del campione di indagine al 92,2%. Un dato che conferma la crescente sensibilizzazione sul tema e che si realizza in una raccolta di dati “sinodale”, in cui ogni elemento registrato è frutto del diretto coinvolgimento delle centinaia di persone coinvolte nelle strutture pastorali.

Scendendo nel dettaglio geografico, l’indagine ha visto la partecipazione di 82 diocesi (pari al 45,1% del campione) dell’Italia meridionale, di 60 diocesi (pari al 32,3% del campione) dell’Italia settentrionale e di 44 diocesi (pari al 23,6% del campione) collocate nel Centro Italia. In termini dimensionali, oltre la metà delle diocesi coinvolte sono di media scala, tra 100 e 250 mila abitanti (104) e solo 29 di piccole entità, al di sotto dei 100 mila abitanti.

La prima parte del documento è dedicata alle attività dei Servizi diocesani e interdiocesani, i cui referenti, nella maggior parte dei casi sono sacerdoti (46,2%), poi laici o laiche (39,7%) e solo raramente religiosi o religiose (6,5%). Inoltre, delle 186 diocesi indagate, l’82,8% ha un’équipe di esperti a sostegno del servizio. Per le attività specifiche, si nota un incremento significativo rispetto al 2020: è più che triplicato il numero degli incontri proposti (da 272 a 901) e il numero delle persone coinvolte (da 7706 a 23188). Si conferma così una tendenza positiva dove centrale diventa la formazione dei sacerdoti e degli operatori pastorali, tassello di fondamentale importanza per una strategia di prevenzione e lotta agli abusi. Raddoppiano le iniziative e collaborazioni con altri enti non ecclesiali: da 25 nel biennio 2020-2021 diventano 51 nel solo 2022. In deciso aumento, soprattutto nelle regioni del Sud, la partecipazione a tavoli istituzionali civili. Di contro, restano ancora molto basse le iniziative che vedono coinvolti anche gli Istituti religiosi.

Quando si parla di Centri di ascolto si parte dall’aumento del loro numero che ne presenza capillare sul territorio di questo importante presidio. Sono stati rilevati dati relativi ai 108 Centri di ascolto attivati dai Servizi Diocesani o Inter-diocesani per la tutela dei minori, che fanno riferimento a 160 diocesi (pari al 77,7% delle 206 diocesi italiane).

La maggior parte dei centri è attiva nel Nord (46), con una incidenza relativa molto superiore a quella delle diocesi che hanno attivato il servizio di tutela minori, seguono i 35 del Sud e i 27 del Centro Italia (le diocesi della Sardegna sono considerate del Sud nonostante come regione ecclesiastica siano Centro). L’attivazione dei centri di ascolto è strettamente correlata alla dimensione delle diocesi, con 40 centri costituiti in diocesi di grandi dimensioni o diocesi che si sono aggregate per questo servizio, 54 centri fanno riferimento a diocesi medie e i rimanenti 14 a diocesi di minori dimensioni.

Generalmente collocati in altra sede rispetto alla curia diocesana (78% dei casi), sono affidati alla responsabilità, nella maggioranza dei casi, di un laico/a (76%), per lo più con competenze in campo psicologico o educativo. Tra i laici prevalgono nettamente le donne, che rappresentano complessivamente i due terzi dei responsabili dei Centri di ascolto.

Quasi tutti i centri di ascolto fanno riferimento ad un’équipe di esperti costituita da laici, con competenze in campo psicologico, giuridico, educativo.

Crescono in modo esponenziale i contatti rilevati dai Centri di ascolto passando dai 38 del 2020 ai 374 del 2022, nella gran parte dei casi telefonici (84,4%) da parte di non vittime (87,7%). Il motivo prevalente dei contatti (81,9%) è per chiedere informazioni, mentre nel 18,1% dei casi per segnalare abusi all’Autorità ecclesiastica. La richiesta di informazioni rende ragione anche del fatto che diversi centri di ascolto si sono messi in rete con enti pubblici e i servizi sociali per fornire informazioni utili ai richiedenti che vengono intercettati e che magari vogliono segnalare un abuso in ambito famigliare, ma non sanno a chi rivolgersi e con quale modalità.

Sono stati 32 i casi di presunti abusi segnalati: la maggior parte si riferisce al passato (18, pari al 56,8%) rispetto ai casi attuali (14, pari al 43,8%). Prendendo in considerazione la modalità del presunto abuso, emerge che la maggior parte delle segnalazioni fa riferimento a casi reali (29 in valore assoluto, pari al 90,6%), molto meno a casi relativi ad episodi via web (3 casi pari al 9,4%). Dall’analisi del luogo in cui è avvenuto il presunto abuso reale, emerge che nella maggior parte dei casi si tratta della parrocchia (17 su 29, pari al 58,6%).

Analizzando i casi segnalati per tipologia di abuso, si nota la prevalenza di “comportamenti e linguaggi inappropriati (offese, ricatti affettivi e psicologici, molestie verbali, manipolazioni psicologiche, comportamenti seduttivi, dipendenze affettive, …)”, pari a 20 casi in totale su 74.

Il numero di vittime di presunti abusi nel 2022 è risultato pari a 54.

Qui di seguito la sintesi del rapporto e a seguire la versione integrale:

Sintesi-Seconda-Rilevazione

SecondaRilevazione

GIORNATA DEL POVERO: LA CARITAS DI MONTEPULCIANO-CHIUSI-PIENZA LANCIA LA CAMPAGNA DI RACCOLTA DELL’OLIO “VECCHIO”

Dona 5-10 litri del tuo olio vecchio alla Caritas Diocesana di Montepulciano Chiusi Pienza. Trasformiamo il nostro olio in un segno d’amore, in un olio <<buono>> davvero, donando qualche litro a chi ne bisogno”. È questo lo slogan per la raccolta dell’”oro verde” lanciata in occasione della Giornata del Povero 2023.
La raccolta verrà effettuata ogni lunedì dal furgoncino della Caritas che è munito di bidoni ad uso alimentare, dove ogni “donatore” potrà versare il suo olio. Penserà poi la Caritas a confezionarlo in bottiglie e metterlo nei pacchi alimentari destinati alle famiglie indigenti del territorio dei 15 Comuni della diocesi, e non solo. A questa raccolta partecipano le aziende agricole dell’Unione Agricoltori di Siena, le Donne del Vino della Toscana e i soci del Movimento del turismo del vino toscano.
“Il dono di 5-10 litri di olio vecchio (2022-2021) – spiega GIULIANO FARALLI, direttore della Caritas diocesana di Montepulciano-Chiusi-Pienza- è una piccola cosa e, rispetto al numero delle famiglie poverissime sembra, ininfluente. Invece, unendo le forze, è possibile trasformare questo piccolo dono in qualcosa di utile e importante. Donare 10 kg significa dare una bottiglia di olio al mese per un anno a una famiglia che non ha la possibilità di mangiare regolarmente”.
“L’unione fa la forza – continua FARALLI  – e grazie alla collaborazione  con l’Unione Agricoltori di Siena, le Donne del Vino della Toscana e i soci del Movimento del turismo del vino toscano, riusciremo a centrare l’obiettivo”.
“La Caritas – aggiunge FARALLI – assiste oltre 700 famiglie di questo tipo e mettere una bottiglia di olio di fattoria in ognuna delle 330 borse alimentari, almeno una volta al mese, significa aiutarli a mantenere la salute perché, come tutti sappiamo l’olio dei nostri oliveti, raccolto e franto con cura, ha grandi virtù salutistiche e le mantiene nel tempo. Regola i livelli di colesterolo, riduce la
probabilità di infarto, diabete, cancro e invecchiamento”.
“La maggior parte delle persone assistite dalla Caritas – conclude FARALLI – sono anziane o disabili oppure hanno bambini piccoli. Per questo mettere una bottiglia d’olio davvero buono, ogni mese, nel loro pacco alimentare è fondamentale per loro e per noi è un’opera segno”.

MONTEPULCIANO, SABATO IL PRIMO INCONTRO DI “ABITATI DALLA BELLEZZA”, L’INZIATIVA DELLA PASTORALE DIOCESANA DEGLI ARTISTI

Sabato 18 novembre 2023, alle ore 15, presso l’Eremo della Maddalena a Montepulciano, si terrà il primo degli incontri per l’anno pastorale 2023/2024 di “Abitati dalla bellezza”, incontri di spiritualità promossi dalla Pastorale degli Artisti della Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza. La catechesi dal titolo “Tu sei Bellezza“ sarà tenuta da p. Andrea Pighini, Ministro Provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Toscana.
In concomitanza, verrà presentato il catalogo delle opere di padre Giuliano Nardi, attraverso gli interventi dei curatori del volume: Giuliano Caporali, Giuliano Censini, Gino Filippeschi, Elena Ascenzi Contucci, Maria Elena Gori e artisti e professori che hanno lavorato al progetto.
Prenderanno parte all’evento anche Tommaso Fedeli del Laboratorio “Fedeli Andrea conservazione e restauro oggetti d’arte” di Firenze, Sergio Boschi cognato di padre Giuliano, Paolo Barcucci di “Querce Editrice”, Monsignor Antonio Canestri, Vicario Generale della Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza, padre Valerio Mauro, ex Ministro Provinciale dei Frati Cappuccini.

Per la partecipazione all’evento è richiesta la prenotazione a causa del numero limitato di posti.

IL MESSAGGIO DELLA CEI PER LA 46ª GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA

Pubblichiamo il Messaggio che il Consiglio Episcopale Permanente della CEI ha preparato per la 46ª Giornata Nazionale per la Vita, che si celebrerà il 4 febbraio 2024 sul tema «La forza della vita ci sorprende. “Quale vantaggio c’è che l’uomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?” (Mc 8,36)». 1. Molte, troppe “vite negate” Sono numerose le circostanze in cui si è incapaci di riconoscere il valore della vita tanto che, per tutta una serie di ragioni, si decide di metterle fine o si tollera che venga messa a repentaglio. La vita del nemico – soldato, civile, donna, bambino, anziano… – è un ostacolo ai propri obiettivi e può, anzi deve, essere stroncata con la forza delle armi o comunque annichilita con la violenza. La vita del migrante vale poco, per cui si tollera che si perda nei mari o nei deserti o che venga violentata e sfruttata in ogni possibile forma. La vita dei lavoratori è spesso considerata una merce, da “comprare” con paghe insufficienti, contratti precari o in nero, e mettere a rischio in situazioni di patente insicurezza. La vita delle donne viene ancora considerata proprietà dei maschi – persino dei padri, dei fidanzati e dei mariti – per cui può essere umiliata con la violenza o soffocata nel delitto. La vita dei malati e disabili gravi viene giudicata indegna di essere vissuta, lesinando i supporti medici e arrivando a presentare come gesto umanitario il suicidio assistito o la morte procurata. La vita dei bambini, nati e non nati, viene sempre più concepita come funzionale ai desideri degli adulti e sottoposta a pratiche come la tratta, la pedopornografia, l’utero in affitto o l’espianto di organi. In tale contesto l’aborto, indebitamente presentato come diritto, viene sempre più banalizzato, anche mediante il ricorso a farmaci abortivi o “del giorno dopo” facilmente reperibili. Tante sono dunque le “vite negate”, cui la nostra società preclude di fatto la possibilità di esistere o la pari dignità con quelle delle altre persone. 2. La forza sorprendente della vita Eppure, se si è capaci di superare visioni ideologiche, appare evidente che ciascuna vita, anche quella più segnata da limiti, ha un immenso valore ed è capace di donare qualcosa agli altri. Le tante storie di persone giudicate insignificanti o inferiori che hanno invece saputo diventare punti di riferimento o addirittura raggiungere un sorprendente successo stanno a dimostrare che nessuna vita va mai discriminata, violentata o eliminata in ragione di qualsivoglia considerazione. Quante volte il capezzale di malati gravi diviene sorgente di consolazione per chi sta bene nel corpo, ma è disperato interiormente. Quanti poveri, semplici, piccoli, immigrati… sanno mettere il poco che hanno a servizio di chi ha più problemi di loro. Quanti disabili portano gioia nelle famiglie e nelle comunità, dove non “basta la salute” per essere felici. Quante volte colui che si riteneva nemico mortale compie gesti di fratellanza e perdono. Quanto spesso il bambino non voluto fa della propria vita una benedizione per sé e per gli altri. La vita, ogni vita, se la guardiamo con occhi limpidi e sinceri, si rivela un dono prezioso e possiede una stupefacente capacità di resilienza per fronteggiare limiti e problemi. 3. Le ragioni della vita Al di là delle numerose esperienze che fanno dubitare delle frettolose e interessate negazioni, la vita ha solide ragioni che ne attestano sempre e comunque la dignità e il valore. La scienza ha mostrato in passato l’inconsistenza di innumerevoli valutazioni discriminatorie, smascherandone la natura ideologica e le motivazioni egoistiche: chi, ad esempio, tentava di fondare scientificamente le discriminazioni razziali è rimasto senza alcuna valida ragione. Ma anche chi tenta di definire un tempo in cui la vita nel grembo materno inizi ad essere umana si trova sempre più privo di argomentazioni, dinanzi alle aumentate conoscenze sulla vita intrauterina, come ha mostrato la recente pubblicazione Il miracolo della vita, autorevolmente presentata dal Santo Padre. Quando, poi, si stabilisce che qualcuno o qualcosa possieda la facoltà di decidere se e quando una vita abbia il diritto di esistere, arrogandosi per di più la potestà di porle fine o di considerarla una merce, risulta in seguito assai difficile individuare limiti certi, condivisi e invalicabili. Questi risultano alla fine arbitrari e meramente formali. D’altra parte, cos’è che rende una vita degna e un’altra no? Quali sono i criteri certi per misurare la felicità e la realizzazione di una persona? Il rischio che prevalgano considerazioni di carattere utilitaristico o funzionalistico metterebbe in guardia la retta ragione dall’assumere decisioni dirimenti in questi ambiti, come purtroppo è accaduto e accade. Da questo punto di vista, destano grande preoccupazione gli sviluppi legislativi locali e nazionali sul tema dell’eutanasia. Così gli sbagli del passato si ripetono e nuovi continuamente vengono ad aggiungersi, favoriti dalle crescenti possibilità che la tecnologia oggi offre di manipolare e dominare l’essere umano, e dal progressivo sbiadirsi della consapevolezza sulla intangibilità della vita. Deprechiamo giustamente le negazioni della vita perpetrate nel passato, spesso legittimate in nome di visioni ideologiche o persino religiose per noi inaccettabili. Siamo sicuri che domani non si guarderà con orrore a quelle di cui siamo oggi indifferenti testimoni o cinici operatori? In tal caso non basterà invocare la liceità o la “necessità” di certe pratiche per venire assolti dal tribunale della storia. 4. Accogliere insieme ogni vita Nella Giornata per la vita salga dunque, da parte di tutte le donne e gli uomini, un forte appello all’impossibilità morale e razionale di negare il valore della vita, ogni vita. Non ne siamo padroni né possiamo mai diventarlo; non è ragionevole e non è giusto, in nessuna occasione e con nessuna motivazione. Il rispetto della vita non va ridotto a una questione confessionale, poiché una civiltà autenticamente umana esige che si guardi ad ogni vita con rispetto e la si accolga con l’impegno a farla fiorire in tutte le sue potenzialità, intervenendo con opportuni sostegni per rimuovere ostacoli economici o sociali. Papa Francesco ricorda che «il grado di progresso di una civiltà si misura dalla capacità di custodire la vita, soprattutto nelle sue fasi più fragili» (Discorso all’associazione Scienza & Vita, 30 maggio 2015). La drammatica crisi demografica attuale dovrebbe costituire uno sprone a tutelare la vita nascente. 5. Stare da credenti dalla parte della vita Per i credenti, che guardano il mistero della vita riconoscendo in essa un dono del Creatore, la sua difesa e la sua promozione, in ogni circostanza, sono un inderogabile impegno di fede e di amore. Da questo punto di vista, la Giornata assume una valenza ecumenica e interreligiosa, richiamando i fedeli di ogni credo a onorare e servire Dio attraverso la custodia e la valorizzazione delle tante vite fragili che ci sono consegnate, testimoniando al mondo che ognuna di esse è un dono, degno di essere accolto e capace di offrire a propria volta grandi ricchezze di umanità e spiritualità a un mondo che ne ha sempre maggiore bisogno.

Il Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana

MONTEPULCIANO, DOMENICA A SAN BIAGIO LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO CON IL PROGETTO “PIEVI”

Domenica prossima, 12 novembre 2023, alle ore 10.30, la comunità parrocchiale di Montepulciano celebrerà la Giornata nazionale del Ringraziamento. L’appuntamento – giunto alla sua 73ma edizione – vedrà la celebrazione dell’Eucaristia, presieduta dal parroco, don Domenico Zafarana e animata dal coro parrocchiale, nella Chiesa di San Biagio.

Per l’occasione la Parrocchia ha invitato le aziende vinicole del territorio cittadino inviando nelle settimane passate una lettera al Consorzio del Vino Nobile, che parteciperà con alcuni dei suoi componenti. Le aziende vinicole proprio in questi giorni hanno donato del vino – che verrà portato durante la presentazione dei doni in San Biagio – il quale verrà distribuito in beneficenza agli istituti religiosi del territorio diocesano.

Ma la Giornata del Ringraziamento non si limiterà alla sola celebrazione della Santa Messa; al termine del rito liturgico é infatti prevista in Canonica la presentazione del “Progetto Pievi”, che il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ha portato avanti negli ultimi anni sotto la presidenza di Andrea Rossi. A presentare il progetto sulle 12 Unità Geografiche Aggiuntive (UGA) saranno Giovanni Mignoni, archivista della diocesi di Montepulciano, e Riccardo Pizzinelli, presidente della Società Storica Poliziana. Saranno presenti, oltre al parroco e al presidente delle Opere Ecclesiastiche Riunite, anche alcuni titolari delle aziende di vino di Montepulciano oltre al rappresentante del Consorzio del Vino Nobile.

“Il nostro nuovo progetto – sintetizza Luca Tiberini, vicepresidente Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano – vuole valorizzare le diversità non solo territoriali, ma anche strutturali, dal grande al piccolo. Abbiamo pensato a Pievi, invece che ad altre soluzioni già in uso, perché sono un elemento identitario del nostro territorio: i toponimi nascono proprio da un approfondimento di tipo storico, paesaggistico e produttivo vitivinicolo”.

“Abbiamo fortemente voluto questa giornata, che stiamo organizzando insieme agli amici del Consorzio – commenta don Domenico Zafarana – per rendere grazie a Dio per il dono dei vigneti e dunque del vino, elemento trainante dell’economia e del benessere della nostra gente. Lo stile cooperativo che si manifesta tra le aziende del territorio é di esempio in tempi autoreferenziali come i nostri. Inoltre il “Progetto Pievi” proprio guardando al passato ci proietta al futuro, per un lavoro più sostenibile teso a fare conoscere le bellezze storico-religiose del territorio comunale”.

 

 

DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PRESIDI IL “PREMIO ROMEI” AL CARD. LOJUDICE PER L’IMPEGNO VERSO I GIOVANI

L’ANP (Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e Alte Professionalità della Scuola) ha conferito ieri pomeriggio a Roma il Premio “Romei” al card. Augusto Paolo Lojudice, vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza e arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa – Montalcino.

Nella motivazione del premio si legge: “per la sua grande attenzione ed il costante impegno profuso verso le persone in difficoltà, in particolare verso i giovani per i quali svolge una costante azione di recupero umano e culturale”.
Insieme la Cardinale sono stati premiati, tra gli altri, Carla Garlatti, Riccardo Di Segni, Alfredo Pontecorvi, Roberta Rizzo, Lidia Borzì, Marco Guerrini e Novella Calligaris.
La cerimonia si è tenuta presso l’Auditorium del Goethe Institut nell’ambito della XII edizione della manifestazione “Note di Merito”, durante la quale sono stati consegnati anche il “Premio Associazione Levi-Montalcini”, il “Premio eTutorweb”, ed il “Premio Spiaggiari”.
Una cerimonia che ha assegnato riconoscimenti a coloro che si sono distinti per merito nella scuola, come dirigenti e insegnanti, ed anche a personaggi del mondo della cultura, della Chiesa, della scienza e dell’arte che hanno trattato con particolare interesse le diverse problematiche giovanili e i temi dell’istruzione, della formazione, dell’educazione e della cittadinanza.
“Ringrazio l’ANP – dichiara il card. Augusto Paolo Lojudice, Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza  e Arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino – per questo prestigioso riconoscimento, in memoria di Piero Romei, che già negli anni novanta aveva l’idea di una nuova scuola articolata e strutturata in un modello aperto su precise basi teoriche e sperimentali, una serie di priorità sulle quali impegnare il personale scolastico in termini di qualità del servizio formativo erogato, di soddisfazione del proprio lavoro e di rendicontazione pubblica”.
“Proprio verso il mondo della scuola – aggiunge il card. Lojudice- stiamo puntando i nostri sforzi per creare dei ponti di dialogo e collaborazione che abbiano come punto centrale e prioritario gli studenti: dalla formazione culturale, a quella umana ed anche a quella spirituale”.

A SINALUNGA L’INCONTRO DEL CLERO DELLE DUE “CHIESE SORELLE”, MONTEPULCIANO-CHIUSI-PIENZA E SIENA-COLLE DI VAL D’ELSA-MONTALCINO

Si è svolto questa mattina a Sinalunga, presso il Santuario della Madonna del Rifugio, ospiti della Comunità Religiosa Semi del Verbo, il primo incontro interdiocesano del clero di i Siena Colle di Val D’Elsa- Montalcino e di Montepulciano- Chiusi- Pienza. Dopo la preghiera di Ora Terza, Padre Marco Pavan, docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, ha proposto una riflessione su “Importanza della parola di Dio nella vita del credente e della Chiesa”.

Al termine il confronto con il card. Augusto Paolo Lojudice. Qui una breve galleria fotografica.

           

ALLUVIONE IN TOSCANA: SI MOBILITA LA CARITAS DIOCESANA DI MONTEPULCIANO-CHIUSI-PIENZA. RACCOLTA DI FONDI, GENERI ALIMENTARI E MOBILIO

L’impegno concreto della rete ecclesiale per far fronte all’emergenza in corso. A partire da giovedì 2 novembre scorso forti raffiche di vento e piogge eccezionali hanno colpito con violenza varie regioni italiane, in particolare la Toscana dove hanno causato la morte di otto persone e migliaia di sfollati nei paesi tra le province di Prato e Firenze. Caritas Italiana, la Delegazione Regionale e le Caritas Diocesane Toscane si preparano anche al dopo emergenza, pensando in particolare alle famiglie più in difficoltà, che vivevano già situazioni di disagio e che rischiano ora di essere ancora di più messe al margine della società.
Grazie alla generosità degli italiani, che sta passando in queste ore anche dall’impegno di migliaia di volontari, potremo dare un concreto sollievo e un segno tangibile di vicinanza a centinaia di persone colpite direttamente o indirettamente dai danni delle alluvioni. L’ascolto e l’accompagnamento delle persone da parte delle Caritas Diocesane intende concretizzarsi in un supporto che vada anche al di là dell’emergenza in corso.
La Caritas di Montepulciano- Chiusi-Pienza è quotidianamente in contatto con la Delegazione Regionale nonché con i Direttori di Caritas Firenze, Prato e Pistoia, con i quali vengono concordati gli interventi al momento più necessari. 

“Già sabato e domenica scorsi –  spiega Giuliano Faralli, Direttore della Caritas diocesana – siamo stati nei luoghi alluvionati per fornire vestiario, indumenti intimi, materassi e biancheria per la casa, ma soprattutto umana solidarietà. Giovedì prossimo invieremo 4 bancali di prodotti alimentari di prima necessità, compreso specifici prodotti per l’infanzia”.

“È possibile contribuire agli interventi della Caritas diocesana per questa emergenza, facendo un bonifico bancario specificando nella causale “Emergenza alluvione Toscana” tramite il seguente IBAN IT34N0306925611100000003187 intestato a Caritas Diocesi Montepulciano Chiusi Pienza. In alternativa possono essere donati prodotti di prima necessità a lunga conservazione, consegnandoli alla sede di Caritas Diocesana Via Redi, 6A Montepulciano, aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 13 e dalle 14 alle 17″

“Se vogliamo fare insieme un’opera buona, adesso – conclude Faralli – è il momento giusto, poiché siamo ancora nella prima fase di emergenza. Chiaramente ci sarà necessità anche in futuro, ma adesso è l’urgenza della necessità. Per la fase successiva stiamo già parlando di fornitura di mobili per arredare alloggi e attrezzi da cucina per le famiglie che hanno perso tutto”.