In allegato
Archivi della categoria: news
Ingresso nuovo Vescovo, numero unico di Toscana Oggi
In allegato il numero unico sul Cardinale Augusto Paolo Lojudice, già vescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, a vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, a cura di Toscana Oggi
Per lavori che interesseranno l’interno e l’esterno insieme all’area presbiterale
La Cattedrale di Montepulciano chiusa dal 5 settembre
Chiuderà i battenti il prossimo lunedì 5 settembre 2022 la Cattedrale di Montepulciano, dopo l’ingresso del nuovo arcivescovo, il cardinale Augusto Paolo Lojudice, che si insedierà nel pomeriggio di sabato 3 settembre. Ad annunciare pubblicamente la chiusura della Cattedrale è stato il vescovo mons. Stefano Manetti qualche settimana fa; sono infatti necessari dei lavori all’esterno e all’interno dell’edificio – che comporteranno il montaggio dei ponteggi lungo le tre navate – e il rifacimento dell’area presbiterale, grazie anche alla sinergia con i competenti uffici della Conferenza Episcopale Italiana. La Cattedrale sarà chiusa per almeno due anni e la celebrazione eucaristica domenicale delle ore dodici temporaneamente sospesa.
da Montepulciano il 31 agosto 2022
a cura dell'Ufficio Liturgico Diocesano
Preghiera dei fedeli per il nuovo Vescovo
Carissimi confratelli,
nell’attesa dell’inizio del ministero episcopale nella nostra Diocesi del nuovo Vescovo, S.Em.za il Signor Cardinale Augusto Paolo Lojudice, è doveroso rivolgere al Signore una preghiera affinché il suo ministero nella nostra Chiesa diocesana inizi nel miglior modo e sia fruttuoso nel tempo.
In accordo con il Vicario Generale vi inviamo l’intenzione di preghiera da inserire ogni giorno come seconda (dopo quella per il Papa o per la Chiesa) nella Preghiera universale o dei fedeli.
Essendo gli ultimi tre giorni prima dell’Ingresso Ferie del T.O. (31 ago.1-2 set.) si suggerisce di usare nella Celebrazione eucaristica il formulario della “Messa per il Vescovo” contenuta nel Nuovo Messale alla pag.857.
Intenzione di Preghiera
Per il nostro nuovo Pastore, Augusto Paolo, perché il suo ministero in mezzo a noi sia guida e sostegno per il cammino della nostra Chiesa, in questo tempo di sinodalità, verso i pascoli di vita eterna. Preghiamo
Dalla Domenica 4 settembre il nome del Vescovo nella Preghiera Eucaristica sarà AUGUSTO PAOLO
27 agosto 022
Memoria di Santa Monica
Don Fabrizio Ilari, Direttore ULD
Solennità del martirio di San Giovanni Battista
Inizio del Ministero Episcopale del Cardinale Augusto Paolo Lojudice
Sabato 3 settembre la nostra Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza accoglierà il suo nuovo Pastore nella Cattedrale di Montepulciano, il Cardinale Augusto Paolo Lojudice.
Il programma prende avvio alle ore 15.30 con l’Accoglienza al confine della Diocesi con una Delegazione, per proseguire verso il Santuario diocesano della Madonna del Rifugio per una Preghiera di affidamento e la visita alla RSA di Poggio Baldino.
Alle ore 17,00 è previsto l’arrivo in Piazza Grande con il Saluto del Sindaco di Montepulciano a seguire, alle ore 18.00 il Rito di inizio del Ministero Episcopale
e Concelebrazione Eucaristica nella Chiesa Cattedrale
Don Francesco Monachini è salito alla Casa del Padre
Il Vescovo Stefano, il Vicario Generale don Antonio Canestri, insieme a tutta la comunità diocesana dà notizia che, dopo tanti anni di servizio nella nostra Chiesa, è tornato alla casa del Padre, don Francesco Monachini, sacerdote della Diocesi Montepulciano-Chiusi-Pienza, Parroco di Santa Croce ad Abbadia San Salvatore.
Don Francesco aveva quasi 98 anni, era nato a Pienza il 5 settembre del 1924, sacerdote dal 1947, la morte lo ha raggiunto oggi, martedì 9 agosto.
Le esequie saranno celebrate giovedì 11 agosto alle ore 10, nella Chiesa di Santa Croce ad Abbadia san Salvatore.
La salma sarà esposta, nelle stessa chiesa, a partire da stasera alle ore 21
Nomina e messaggio alla Diocesi del Vescovo Eletto
Il Santo Padre ha nominato Vescovo della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza l’Em.mo Card. Augusto Paolo Lojudice, Arcivescovo Metropolita di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, unendo le due Sedi in persona Episcopi. L’ingresso avverrà in data 3 settembre, nel pomeriggio
Il Card. Lojudice è nato a Roma il 1° luglio 1964. Si è preparato al sacerdozio presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore e ha frequentato i corsi di Filosofia e Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana dal 1983 al 1988. Ha conseguito la Licenza in Teologia con specializzazione in Teologia Fondamentale.
È stato ordinato sacerdote il 6 maggio 1989 per la Diocesi di Roma. Dopo l’ordinazione sacerdotale ha svolto i seguenti incarichi: Vicario Parrocchiale di S. Maria del Buon Consiglio (1989-1992); Vicario Parrocchiale di S. Vigilio (1992-1997); Parroco di S. Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca (1997-2005); Padre Spirituale al Pontificio Seminario Romano Maggiore (2005-2014). Dal 2014 al 2015 è stato Parroco di S. Luca Evangelista al Prenestino. È stato eletto Vescovo titolare di Alba Marittima ed Ausiliare di Roma il 6 marzo 2015 ed ha ricevuto la consacrazione episcopale il 23 maggio successivo.
Il 6 maggio 2019 è stato nominato Arcivescovo Metropolita di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino. Nel Concistoro del 28 novembre 2020 è stato creato Cardinale del Titolo di Santa Maria del Buon Consiglio. È Membro del Dicastero per i Vescovi. All’interno Conferenza Episcopale Italiana è Membro della Commissione per le Migrazioni e nella Conferenza Episcopale Toscana è Delegato per le Migrazioni e per la Cooperazione Missionaria tra le Chiese.
Lettera di saluto alla Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza – 21.07.2022
Mons. Stefano Manetti nominato Amministratore Apostolico
La Santa Sede, per provvedere al governo della diocesi Montepulciano-Chiusi-Pienza, vacante per il trasferimento di S.E. Mons. Stefano Manetti alla sede di Fiesole, il Sommo Pontefice Francesco, tramite il Dicastero dei Vescovi, ha nominato e costituito Amministratore Apostolico di questa Chiesa, dalla data odierna fino all’elezione del suo successore, concedendo tutte le facoltà del Vescovo diocesano, S.E. Mons. Stefano Manetti, norma del numero 244 del Direttorio dei vescovi Apostolorum successores.
Dato in Roma il 6 luglio 2022
In ricordo di Don Romano Kahindo, sparato a Butembo il 23 aprile 2002
LA VOCE DELLA CHIESA NEL CAOS ODIERNO IN CONGO
La Chiesa in Congo è sempre stata la voce dei senza voce sin dagli albori dell’evangelizzazione del Paese. Nell’arco degli ultimi due decenni, e poco più, il Congo ha conosciuto un secondo olocausto di oltre 6 milioni di persone uccise, dopo la Seconda guerra mondiale, oltre 10 altri milioni che il re belga Leopold II fece fuori durante la colonizzazione tra 1885 e 1908. Tutto questo per colpa di uno “scandalo geologico” che è il territorio gigantesco del Congo come sicuramente avrete sentito nel video! (intitolato “il business INFERNALE delle miniere di COLTAN in Congo).
Per questo i Vescovi della Conferenza episcopale del Congo, in uno dei tanti documenti forti di denuncia di tutti questi orrori intitolato Cessate di uccidere i vostri fratelli. “La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo (Gen 4,10)” (17 gennaio 2017), dichiarano che è necessaria una «rifondazione strutturale della visione, degli approcci e delle strutture a diversi livelli: politico, militare, della polizia, dei servizi di sicurezza, umanitario, dei partner del paese».
Partendo da questo messaggio i Vescovi sono andati ad indagare nella parte Est del Congo e hanno scoperto che oltre alle ragioni economico-politiche, come l’occupazione di terre e lo sfruttamento illegale delle risorse naturali (soprattutto minerarie), vanno considerate anche le ragioni religiose.
Gli interlocutori dei Vescovi hanno riferito che è in atto «una islamizzazione della regione che si inserisce in una strategia per influenzare la politica generale del paese». E uno dei soggetti che porta avanti questa strategia è il gruppo armato di origine ugandese Forze democratiche alleate (Adf): «Alcune persone rapite dall’Adf affermano di essere state costrette ad aderire all’islam».
Netto anche il passaggio sul ruolo dell’esercito: «Le Fardc (Forze armate della Rd Congo) sono presenti, ma l’impatto della loro presenza è modesto». Siamo in presenza «di una grande infiltrazione nell’esercito di elementi stranieri»: non viene citato esplicitamente il Rwanda, paese che, nei rapporti di organizzazioni internazionali, di ong e di testimoni locali, risulta coinvolto. Due anni dopo questo messaggio tutto è venuto a galla: si è accertato infatti che il Rwanda sostiene i cosiddetti ribelli di M23 che hanno occupato già una parte del Congo da un mese per il fatto che due militari ruandesi sono stati catturati negli scontri con l’esercito congolese il 23 maggio scorso.
Sottolineano ancora i vescovi: «Con tutta evidenza, la catena di servizi di informazione e di comando appare difettosa; e molti anelli fanno parte del problema (…). Alcuni responsabili politici e militari bloccano un processo decisionale appropriato o ne compromettono l’esecuzione. Nel contempo, la debolezza delle istituzioni giudiziarie e l’impunità fanno sì che coloro che escono di prigione ritornino nel circuito della violenza».
Per queste ragioni i Vescovi, già nel 2017 avevano allertato che era «urgente e necessario spostare tutti gli ufficiali dell’esercito provenienti dalle varie ribellioni o da gruppi armati e togliere dalla catena di comando coloro che sono considerati agenti di collegamento con eserciti stranieri».
«In questa situazione la popolazione si sente abbandonata dallo Stato. Il governo centrale ha promesso più volte di ristabilire la pace, ma le promesse sono rimaste senza effetto». Chiaro che la popolazione non tiene in gran considerazione la politica. Anche perché «molti autori dei crimini si avvalgono della copertura di certuni attori politici che continuano ad alimentare i conflitti per trarne profitto; i gruppi armati sarebbero anche strumentalizzati da forze esterne che approfittando della crisi fanno razzia di risorse naturali».
Considerato che il dramma del nordest riguarda tutta la nazione e che non si può pensare di innescare uno sviluppo economico «finché il nordest rimane sotto il controllo dei predatori», i Vescovi propongono al governo e alla Monusco (la missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo) di creare un Osservatorio per la pace e l’incremento socio-economico. Uno strumento di concertazione permanente, dotato di competenze scientifiche multidisciplinari e in grado di coinvolgere i leader locali.
Oggi bisogna prendere coscienza che la soluzione duratura non verrà dell’esterno ma dalla considerazione della prima risorsa preziosa che può salvare il Congo in quanto Stato-Nazione, cioè la consapevolezza dei congolesi di amare la patria, i concittadini, promovendo la giustizia comitativa e distributiva. Questa è la base di una politica efficace per rifondare una nazione. Ma lo stesso amore della patria mi porta anche a denunciare il furto che la mia nazione subisce dal di fuori. Purtroppo, non c’è stato mai un vero arbitro neutro di fronte a tutti questi conflitti tra nazioni. Per questo ci rivolgiamo almeno alla società civile, come voi qua, affinché l’opinione pubblica possa prendere consapevolezza di questi fatti e aiutare il popolo congolese ad organizzarsi in modo da poter prendere in mano il proprio destino.
Conferenza data a Chiusi, il 28/06/2022 in ricordo di Don Romano Kahindo, sparato a Butembo il 23 aprile 2002.
Don Robert KASEREKA NGONGI.
Festeggiamenti in onore di Santa Mustiola patrona di Chiusi e della Diocesi
In allegato è possibile scaricare il programma dei festeggiamenti di Santa Mustiola, realizzato in collaborazione tra la parrocchia, l’amministrazione comunale e il comitato festeggiamenti
foto di Ariano Guastaldi
Galleria delle foto dell’ordinazione presbiterale di don Davide Campeggiani
Galleria delle foto della giornata delle famiglie al Congresso Eucaristico Diocesano
a cura di Simona Capitoni
Galleria foto Pontificale del Corpus Domini e saluto al vescovo Stefano
Congresso Eucaristico Diocesano, 11-18 giugno 2022 – omelia nella S. Messa di sabato 18
Scarica l’omelia del Vescovo Congresso Eucaristico Diocesano, 11-18 giugno 2022 – omelia nella S. Messa di sabato 18
Congresso Eucaristico Diocesano, 11-18 giugno 2022 – omelia nella S. Messa di sabato 18
Fratelli e sorelle, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me».
In queste parole c’è tutto il senso del mio servizio tra voi, da quel 13 aprile di otto anni fa, domenica delle palme, in cui vi salutai come il più bel dono del Signore. Sì, cara Chiesa di Dio che è in Montepulciano-Chiusi-Pienza, siete un dono grande che ho ricevuto dalla bontà del Signore, di cui non potrò mai ringraziarlo abbastanza. Siete stati il mio primo amore di vescovo e il primo amore non si scorda mai. Come vi ho ricevuti in dono senza mia iniziativa, così vi devo lasciare senza mia iniziativa e questo, paradossalmente, mantiene integro in me il senso del dono che voi continuerete sempre ad essere per me. Il Signore prese il pane e rese grazie, abbiamo ascoltato: anche io celebro questa eucarestia per ringraziare il Signore per il dono che siete tutti voi. Abbiamo reso grazie, continuamente, in questi anni, sopraffatti dai doni che il Signore ha seminato nel nostro cammino. È stato buono il Signore, ha operato tanto bene in mezzo a noi, ci ha beneficati in mille modi, si è preso cura di tutti. Poi è detto che spezzò il pane: anche noi abbiamo spezzato il pane, che è anche il gesto della condivisione, spezzando, cioè condividendo, il nostro tempo, le nostre energie, il nostro impegno per crescere nella comunione. E questo non solo nella comunità ecclesiale ma anche nella comunità civile. Un saluto particolare, a questo proposito, voglio rivolgere ai nostri sindaci con i quali si è stabilita una preziosa collaborazione che presto è diventata amicizia e stima. Ho trovato in loro persone animate da sincero impegno nella ricerca del bene comune, come pure nei loro collaboratori, terreno su cui si è facilmente formata una reciproca intesa. Abbiamo, infine, cari fedeli, adorato, amato, servito, come meglio si poteva, Cristo nostro Signore per annunciarlo a tutti. E qui il pensiero va a tutte le comunità parrocchiali incontrate tante volte, alle varie associazioni ecclesiali che arricchiscono questa Chiesa, alle tante persone conosciute, ai sacerdoti che hanno portato con me la responsabilità pastorale: grazie della vostra accoglienza sincera e diretta, del vostro ascolto e del vostro affetto. Soprattutto grazie della vostra fede con la quale fate crescere la nostra chiesa diocesana! Continua a leggere
Veglia per le vocazioni al #congressoeucaristicodiocesano
Ecco il testo della Veglia preparata dal CDV in occasione della giornata dedicata alle vocazioni nel #congressoeucaristicodiocesano Scelti per spargere nel mondo il buon profumo di Cristo Testo della Veglia per le Vocazioni
Incontro con la mamma di Carlo Acutis in occasione del #congressoeucaristicodiocesano
In occasione del giorno dedicato alla #vocazione nel #congressoeucaristicodiocesano abbiamo avuto l’occasione di veder con noi collegata la mamma di Carlo Acutis che ha anticipato la telefonata in diretta con un video messaggio
Rassegna delle Corali
Omelia per l’ordinazione presbiterale di don Davide Campeggiani
Scarica qui l’omelia per l’ordinazione sacerdotale di don Davide Campeggiani
Giuseppe detto Barnaba quando giunse ad Antiochia e vide la grazia di Dio, si rallegrò
Anche noi ci rallegriamo per lo stesso motivo, il vedere la grazia di Dio che opera in te, Davide, già da tempo, fin dagli anni trascorsi nella tua parrocchia di San Pio X a Roma, nel Seminario minore romano e in quello di Firenze e tra poco mediante il gesto povero e potente della imposizione delle mani su di te, l’effusione silenziosa dello Spirito viene a crearti presbitero, assicurandoti tutti i doni soprannaturali necessari per svolgere il ministero e dei quali oggi diventi responsabile davanti a Dio e al suo popolo. Sarai così, a tua volta, capace di vedere la grazia di Dio operante nella Chiesa e nel mondo. Ovunque sarai inviato ad esercitare il ministero, troverai lo Spirito santo già presente e operante, per cui il tuo intervento sarà sempre una collaborazione consapevole e rispettosa dell’opera di Dio già in atto. Sei infatti discepolo del Signore, costituito tale dalla sua chiamata e dalla risposta del tuo sì, mettendo la tua vita nelle sue mani. Il discepolato è una condizione permanente del presbitero, un habitus che ti fa attento e pronto ad imparare (“discére”, appunto) dalla vita stessa, là dove ti condurrà il Signore. Egli ti guida (e ti forma) attraverso i fatti, le persone che incontrerai, le cose che farai. Ovunque sarai capace di cogliere i suggerimenti del Signore, tuo maestro, nella misura in cui custodirai la grazia di Dio in te. “Ognuno gode dei doni dello Spirito santo nella misura in cui serve la Chiesa” (S. Agostino). Il tuo essere al servizio del popolo di Dio è un sostegno di grazia perenne, via sicura per attraversare anche le difficoltà spirituali che si incontrano nel ministero. Anche se ti accadesse di attraversare un momento di aridità spirituale, la prontezza nel servire la comunità che ti è affidata sarà sorgente di grazia che ti mantiene unito al Signore. Continua a leggere
a cura di Don Antonio Canestri
Itinerario “Eucaristico” nelle opere d’arte della nostra Diocesi
La nostra diocesi custodisce opere d’arte legate al culto e al mistero eucaristico, create nei secoli dalla genialità degli artisti e promosse dalla fede e dalla devozione del popolo cristiano.
In occasione del congresso Eucaristico diocesano suggeriamo un itinerario legato alla presenza di queste opere d’arte eucaristica, itinerario che può essere seguito come un pellegrinaggio sia personale che a gruppi.
Potete scaricarlo da qui: Itinerario Eucaristico Diocesano