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Lettera del Vescovo ai sacerdoti per la ripresa dell'anno catechistico

Indicazioni diocesane per la catechesi

In attesa di riprendere l’anno catechistico, in questo tempo caratterizzato dall’emergenza sanitaria, il Vescovo ha scritto una Lettera ai sacerdoti con alcune indicazioni per iniziare l’anno in sicurezza. In allegato la Lettera che comprende l’elenco delle indicazioni e una Dichiarazione da parte della famiglia che dev’essere riconsegnata compilata e firmata da parte di almeno uno dei due genitori

ai sacerdoti x catechismo 27.08.2020

di Domenico Zafarana

I giovani e la carità

Mai così tanti giovani hanno collaborato con la Caritas diocesana come in questi giorni. La Caritas – felice intuizione più ecclesiale che ecclesiastica, tutta italiana – esisteva già da qualche decennio in diocesi; chi vi collaborava era soprattutto gente <di una certa età>, comunque adulta, che tanto ha dato in termini di tempo e di volontariato e, in minima parte, continua a dare nelle diverse realtà parrocchiali, producendo frutti preziosi.
Ma c’è un fenomeno che, da circa due settimane, riscontriamo a livello diocesano: la presenza di giovani e giovanissimi che, liberi da attività sportive o impegni studenteschi assillanti, stanno scoprendo o riscoprendo il gusto di correre, gratuitamente, in aiuto dei poveri. Sembra quasi che il messaggio papale ultimo della Giornata mondiale della Gioventù si sia incarnato nelle diverse associazioni giovanili: dal Magistrato delle Contrade di Montepulciano agli Scout AGESCI passando per le diverse realtà giovanili delle nostre piccole e preziose comunità cristiane. Giovani che non vogliono essere identificati se non con un gilet giallo con il logo della nostra Caritas diocesana. Giovani che non vogliono dare il proprio nome e cognome all’ingresso di ogni supermercato perché la <solidarietà> e la <gratuità> sono i loro nomi. <Queste storie vanno fatte conoscere; questi ragazzi, tutti insieme, vanno fatti conoscere alla diocesi. Bisogna raccontare quello che fanno> chiosa il neo direttore dell’organo caritativo della diocesi, Giuliano Faralli, impegnatissimo nel fare i turni, a fine giornata, degli oltre cinquanta volontari dislocati in tutti i negozi del territorio.
Storie ordinarie, storie di ragazzi che frequentano l’università o la scuola superiore. Storie di ragazzi e ragazze semplici ma profondi, che trascorrono ore ed ore in piedi pur di aiutare la gente – la nostra gente – ad andare avanti in questo periodo complesso, un periodo – come si sente dire spesso nella rinnovata sede della Caritas (quella vera, non quella di rappresentanza) – che durerà a lungo, un tempo che, adesso, è solo il principio di una crisi profonda.
<Intorno a noi, ma a volte anche dentro di noi, incontriamo realtà di morte: fisica, spirituale, emotiva, sociale. Ce ne accorgiamo o semplicemente ne subiamo le conseguenze? C’è qualcosa che possiamo fare per riportare vita?> chiede Papa Francesco nel suo ultimo messaggio ai giovani di tutti i continenti. Questi giovani, questi <eroi del quotidiano> ogni giorno, ognuno in base ai propri turni, ognuno in base ai propri impegni familiari o di studio, dona la disponibilità per qualche ora scrivendo un semplice messaggio nel gruppo WhatsApp della direzione. Poche ore dopo arriva la conferma per un servizio che si preannuncia a tratti faticoso ma comunque ricco di soddisfazione: aver contribuito nell’aiutare le oltre centocinquanta famiglie della diocesi che, in queste settimane, riescono con difficoltà a fare la spesa, complice anche una burocrazia lenta e farraginosa che non permette ai Comuni di aiutare chi realmente è nel bisogno, a causa di procedure dalle quali fuggirebbe anche un premio Nobel.
<Eroi del quotidiano>, uomini e donne del domani, giovani di oggi, ai quali vogliamo rendere omaggio perché è anche grazie a loro che la carità – nella nostra amata Chiesa diocesana – può assumere volto di carne e mani profumate di Vangelo. Quel <buon odore> di Cristo che da due millenni circa pervade il mondo in generale e questa terra di Montepulciano-Chiusi-Pienza in particolare.

Costituzione dei membri del Consiglio Diocesano “Equipe” della Caritas Diocesana

Il giorno 10 marzo 2020, S.E. Mons. Stefano Manetti, Vescovo diocesano, con Decreto costituiva membri del Consiglio Diocesano “Equipe” della Caritas Diocesana per il quadrienno 2020 – 2024:

Presidente:
– S.E. Mons. Stefano Manetti, Vescovo
Direttore:
– Faralli Giuliano
Consiglieri:
– Dominici Sabrina
– Landolfi Mario
– Mari Elisabetta
– Neri Filippo
– Rossi Gian Mario
– Sanivarapu don Pietro
L’ufficio di Segretario è affidato al Sig. Bonsi Marino

Scrive il Vescovo a fondo Decreto:

Ringrazio tutti i membri del consiglio per la disponibilità dimostrata e, invocando l’intercessione dei Santi Patroni, auguro a tutti di continuare a servire la nostra Chiesa con dedizione e generosa sollecitudine.

Corso di aggiornamento professionale promosso dall’Ufficio Scolastico

Con una  Lettera indirizzata agli IdRC e ai pregiatissimi Insegnanti interessati delle Istituzioni scolastiche operanti nel territorio della diocesi, il Direttore dell’Ufficio scolastico diocesano ha invitato tutti ad un Corso di aggiornamento professionale valido anche ai fini del mantenimento dell’idoneità all’insegnamento della Religione cattolica.
A tal fine si forniscono le seguenti indicazioni circa i contenuti e le modalità di svolgimento del corso in oggetto.
Destinatari: insegnanti di Religione cattolica di ogni ordine e grado delle scuole operanti nel territorio della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza e insegnanti di varie discipline interessati al corso.
Finalità: il corso intende offrire ai partecipanti la possibilità di riflettere intorno ad alcuni contenuti che trovano spazio nella ordinaria programmazione didattica della R.C. e che risultano comunque di ampia e generale riflessione circa taluni snodi significativi dell’esperienza pedagogica.
Attraverso un originale itinerario, proposto da vari eminenti relatori, gli insegnanti partecipanti potranno arricchire non solo le proprie conoscenze di tipo contenutistico ma anche possedere strumenti atti a produrre unità didattiche di insegnamento relative ai temi proposti.
Calendario: il corso si articola in cinque incontri per un totale di 15 ore. La certificazione finale sarà riconosciuta ai partecipanti per almeno 12 delle 15 ore previste (4 incontri su 5).

  1. Vite donate. In memoria di Vittorio Bachelet e Piersanti Mattarella
    Relatore: on. Rosy Bindi, già Presidente della Commissione parlamentare antimafia
    Venerdì 31 gennaio 2020, h. 17.30
    Salone dell’ex Palazzo Vescovile di Chiusi Città (Si) – Piazza del Duomo
  2. C.S. Lewis e la fantateologia. Riflettere teologicamente sulla fantascienza.
    Relatrice: prof.ssa Anna Giorgi, già Dirigente scolastico, docente di teologia
    Venerdì 7 febbraio 2020, h. 17.30
    Salone dell’ex Palazzo Vescovile di Chiusi Città (Si) – Piazza del Duomo
  3. L’esperienza interreligiosa a 800 anni dall’incontro di San Francesco con il Sultano
    Relatore: p. Francesco Patton, Custode di Terra Santa – Gerusalemme
    Sabato 15 febbraio 2020, h. 17.30
    Salone dell’ex Palazzo Vescovile di Chiusi Città (Si) – Piazza del Duomo
  4. “La cura della casa comune”. Per una visione cristiana della questione ecologica
    Relatore: mons. Stefano Manetti, vescovo diocesano
    Venerdì 21 febbraio 2020, h. 17.30
    Salone dell’ex Palazzo Vescovile di Chiusi Città (Si) – Piazza del Duomo
  5.  “Perché bramo Dio?”. La finitudine e l’Assoluto nella poesia di Giuseppe Ungaretti
    Relatore: prof. Davide Rondoni, poeta e saggista
    Venerdì 6 marzo 2020, h. 17.30
    Salone dell’ex Palazzo Vescovile di Chiusi Città (Si) – Piazza del Duomo

Scarica la lettera del Corso aggiornamento IdRC 19_20

 

Sussidio per la celebrazione della I Domenica della Parola di Dio

L’ufficio Liturgico diocesano, facendo riferimento, alla Lettera apostolica in forma di Motu proprio dal titolo Aperuit illis di Papa Francesco mette a disposizione il Sussidio redatto dall’Ufficio Catechistico Nazionale insieme all’Ufficio Liturgico nazionale e all’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana per la celebrazione della I Domenica della Parola di Dio, che cadrà il 26 gennaio 2020. Ogni realtà locale saprà di certo attivare la propria creatività, compiendo gli opportuni adattamenti all’interno delle celebrazioni già esistenti o dando vita a nuove iniziative specifiche.

Il presente Sussidio, infatti, intende essere un possibile strumento a servizio delle diocesi, delle associazioni, dei movimenti, dei parroci e dei singoli fedeli, che si preparano a celebrare questa giornata. In esso si trovano suggerimenti per la Celebrazione eucaristica, tra cui la Preghiera dei fedeli, nonché alcuni testi biblici per la preghiera personale o comunitaria al di fuori della Messa e alcuni scritti magisteriali per la riflessione e la meditazione.

Download del Sussidio

Suggerimenti per la celebrazione della domenica della parola 26.01.2020

 

Progetto Policoro in Diocesi

Nell’ambito del Progetto Policoro, anche la nostra Diocesi ha attivato uno sportello rivolto ai giovani per la formazione e l’orientamento al lavoro, per il sostegno all’imprenditoria giovanile e alla creazione d’impresa.

Lo sportello è attivo presso tre sedi, nello specifico:
MONTEPULCIANO (Curia) Via Fiorenzuola vecchia 2. Lunedì dalle 15 alle 18
SINALUNGA (Parrocchia) Via Trieste 107. Martedì dalle 15 alle 18
CHIUSI SCALO (Parrocchia) Piazza Matteotti 38. Venerdì dalle 9 alle 12

L’invito è rivolto ai giovani che possono andare liberamente o su appuntamento.
per info: 391 434 9326
email: diocesi.montepulciano@progettopolicoro.it

 

Le povertà in Toscana – Presentazione del Terzo Rapporto sulle povertà in Toscana

Giovedì 5 dicembre 2019 dalle 9.30 presso l’Auditorium di Sant’Apollonia in Via San Gallo 25/A a Firenze, verrà fatta la Presentazione del Terzo Rapporto sulle povertà in Toscana e del Dossier sulle povertà nelle diocesi toscane: “Le povertà in Toscana”
Alle 9.00 la registrazione dei partecipanti, poi l’introduzione a cura di Stefania Saccardi, Assessore al diritto alla Salute, Welfare, all’integrazione sociosanitaria e sport della Regione Toscana.
Seguono i saluti di Simone Gheri, Direttore ANCI Toscana e Mons. Filippini, Vescovo Delegato Caritas per la CET.
Alle ore 10.00 la lettura del tema: Misurare, ascoltare, promuovere: numeri, reti, storie delle Povertà in Toscana e alle 11.15 le conclusioni.
Alle ore 12.00 la conferenza stampa

Nuovo Responsabile dell’Ufficio familiare diocesano

Il Vescovo, in data 1 novembre 2019, nel confermare Padre Crisostomo Fryc, ofm, quale Incaricato per la Pastorale dell’unioni non sacramentali lo nomina anche Responsabile dell’Ufficio familiare diocesano. La durata dell’incarico è sino al 30 ottobre 2024, termine di scadenza degli altri uffici della Curia.

 

Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato

L’editoriale del Vescovo

Non si tratta solo di migranti

La scorsa settimana mi sono trovato ad attendere il mio turno per una terapia medica in una sala di attesa gremita di persone. Sono occasioni preziose per ascoltare la gente e conoscere le preoccupazioni del momento. Il discorso è caduto anche sui profughi, con frasi tipo: “Non possiamo accoglierli, devono stare a casa loro. Abbiamo la disoccupazione, ci tolgono il lavoro ecc.” ho percepito in generale un clima di ansia che genera pensieri di indisponibilità verso chi arriva da lontano.  Ho fatto alcune considerazioni. Quale è l’entità vera del fenomeno? Secondo i dati Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, nel 2017 l’Europa ha accolto 538.000 profughi, dei quali la Germania 325.370, la Francia 8 volte di meno, 40,575, l’Italia 35.130, che sommati a quelli degli anni precedenti raggiunge la cifra, al 1 gennaio 2018, di 170.000 profughi presenti sul territorio italiano. Potrebbero essere comodamente raccolti in Piazza San Giovanni a Roma, che ha la capienza stimata di 200.000 persone. La domanda è: dove sta l’invasione che ci terrorizza? E poi: davvero tolgono il lavoro? Dice l’Istat che gli stranieri sono occupati nei gradini più bassi della gerarchia occupazionale (dal muratore, al collaboratore domestico (badanti), al cameriere, al lavapiatti, al bracciante agricolo) anche in presenza di titoli di studio superiori, peraltro non sempre riconosciuti in Italia se conseguiti all’estero. Quindi persone con talenti non valorizzate per il bene della collettività. Di contro nello stesso 2017 sono emigrati all’estero 128.193 italiani (più di 500.000 negli ultimi 5 anni). Un altro luogo comune è che ci si preoccupa più dei profughi che dei nostri poveri. Riflettiamo: se una persona coltiva in se stessa il valore della solidarietà, farà distinzione di persone? In realtà se è solidale, lo è in ogni situazione. L’occuparsi dei poveri, quindi, fa crescere la cultura della solidarietà nella società che va a beneficio di tutti, italiani compresi. Invece l’abbassarsi dell’attenzione ai bisogni del prossimo in generale si ripercuote su tutto, basti pensare ai nostri paesi terremotati che ancora aspettano la ricostruzione. Anche in questo caso i poveri sono una risorsa in quanto ci inducono a crescere nello spirito solidale.  C’è da osservare che il modo di gestire il fenomeno degli sbarchi ha contribuito non poco a generare una diffusa mentalità di indisponibilità. La linea di azione si limita infatti a far fronte all’emergenza, benché gli sbarchi dalla Libia avvengano ormai da almeno 10 anni e non è stato ancora creato, per esempio, un ministero per fronteggiare il problema. I cittadini italiani avvertono questo clima di approssimazione e di urgenza cronica e vivono comprensibilmente un disagio. L’esperienza dei corridoi umanitari, che combatte gli sbarchi clandestini, realizzata dalla Comunità di Sant’Egidio insieme alla CEI, agli Evangelici e ai Valdesi, progetto completamente autofinanziato, dimostra come sia concretamente possibile trasformare un incubo in risorsa, per di più evitando le morti in mare. Risorsa perché un programma di integrazione ben fatto previene il formarsi di sacche di emarginazione e crea ricchezza. Ricordiamoci infatti che gli immigrati regolari (3,5 milioni extracomunitari più 1,5 milioni dall’UE) producono il 9 per cento del Pil italiano (circa 127 miliardi di euro nel 2017). È pertanto evidente che il pregiudizio si forma in forza delle “sensazioni”, alimentate da un certo uso dei media, mentre se per un momento attiviamo l’intelligenza possiamo valutare il fenomeno obiettivamente. C’è bisogno però di uno sguardo ancora più ampio: non possiamo affrontare un fenomeno epocale (ogni giorno nel mondo 37 mila persone sono costrette a lasciare la propria casa, secondo i dati Unhcr 2018) con una mentalità provinciale. Siamo dentro un cambiamento d’epoca e se 50 anni fa si diceva che il mondo stava diventando un “villaggio globale” (McLuhan), oggi pare ridotto ad un condominio, dove saremo sempre più inter connessi e ciò che accade in qualsiasi punto del globo è come se accadesse sotto casa nostra. Occorre prepararsi alla coraggiosa rivoluzione culturale a cui ci invita la Laudato Sì, ovvero a guardare alla realtà in un altro modo (114) e compiere il passaggio storico dal parlare di “problemi loro” al parlare di “problemi nostri”. Il riscaldamento del clima (provocato dai paesi ricchi), per esempio, dà origine a migrazioni di animali e a fenomeni di siccità in vaste regioni del pianeta che spingono i poveri ad emigrare. Il loro arrivo nelle nostre città, anziché suscitare quel senso di fastidio per l’occupazione del nostro spazio vitale, dovrebbe farci attenti a un problema che abbiamo in comune, perché il motivo per cui emigrano, in questo caso la crisi ambientale, è lo stesso che sta creando un futuro invivibile ai nostri figli. “Non è in gioco solo la causa dei migranti, ci ricorda il Papa nel suo messaggio per questa giornata del migrante e del rifugiato, non è solo di loro che si tratta, ma di tutti noi”. Se non permettiamo a noi stessi, liberandoci dalla paura e dal pregiudizio, di “sentire” il dolore dell’altro, di provare “compassione” per il povero, il futuro si fa davvero complicato. È sotto i nostri occhi come l’individualismo stia già avvelenando le relazioni umane in modo esponenziale. E qui bisogna denunciare con forza una situazione inaccettabile. Il rapporto ONU del 18.12.2018 sui lager libici, come ho scritto su queste pagine il 3 febbraio scorso, è sconvolgente, descrive una realtà che ricorda troppo da vicino Auschwitz: “Innumerevoli migranti e rifugiati hanno perso la vita durante la prigionia dopo essere stati colpiti, torturati a morte o semplicemente lasciati morire per fame o per negligenza medica. In tutta la Libia, corpi non identificati di migranti e profughi con ferite da arma da fuoco, segni di tortura e ustioni sono spesso scoperti in cestini dell’immondizia”. Il Memorandum d’intesa tra Italia e Libia, sottoscritto il 2 febbraio 2017, impegna la parte italiana a finanziare non solo tali “centri di accoglienza” ma anche la guardia costiera libica che ha il compito di riportare nei lager chi ha tentato la fuga per mare. Un giovane eritreo di 19 anni è stato ripescano 5 volte in 2 anni di prigionia e ogni volta rispedito all’inferno. È accettabile che i nostri soldi debbano servire a mantenere questi lager? Questo sì, deve crearci ansia. Siamo consapevoli noi italiani di essere parte attiva di questo orrore?

Il vescovo Stefano

(dall’Araldo Poliziano – Domenica 29 settembre 2019)

giornata del rifugiato 2019

2° Festa Provinciale Acli Siena

SABATO 14 SETTEMBRE, a Torrita di Siena, presso la Sala dell’Ex Convento, ci sarà la 2ª FESTA PROVINCIALE ACLI SIENA sul tema: “UOMO, ECONOMIA,TERRITORIO 2019”
Questo il programma:
Ore 16:30 Incontro–Dibattito: “UN’ECONOMIA PER L’UOMO”
Con alcuni interventi come da Locandina allegata
Ore 20:00 Cena Popolare a Gracciano di Montepulciano, Lago di Sant’Agnese

DOMENICA 15 SETTEMBRE, a Gracciano di Montepulciano, Lago di Sant’Agnese, il seguente programma:
Ore 9:30 MOSTRA CANINA AMATORIALE
Ore 11:30 SANTA MESSA
Ore 13:00 PRANZO POPOLARE
I CITTADINI SONO INVITATI A PARTECIPARE
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI PASTI AL NUMERO
3395394571