Non cedete allo scoraggiamento e allo sconforto.
Questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza i partecipanti all’Incontro promosso dall’Ufficio Catechistico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana. In questa occasione, il Papa ha consegnato un Chirografo indirizzato a tutti i catechisti.
Il direttore dell’Ufficio Catechistico diocesano, don Claudio Porelli, attraverso questo articolo desidera raggiungere tutti i catechisti che prestano il loro prezioso servizio alla catechesi nella nostra diocesi per offrire loro queste parole del nostro Pontefice, proprio in vista della nascente consulta diocesana dei catechisti.
Scrive Andrea Caroni a questo proposito sul settimanale diocesano “L’Araldo Poliziano” nella VI pagina:
Da bravi Cristiani il nostro compito è di farci «profeti», diffondere al meglio la Parola, saper accogliere con testimonianze concrete il prossimo.
Il catechismo, a tutte le età, ma soprattutto nei più piccoli risulta fondamentale e da svolgere nel migliore dei modi. Nasce così la necessità di dare uno sguardo al nuovo «Direttorio per la Catechesi» e le nuove indicazioni proposte nel documento.
Innanzi tutto, come Diocesi, è necessario affidarci alla saggia guida del nostro Vescovo Stefano.
L’articolo 114 definisce la figura del Vescovo come «primo annunciatore del Vangelo con le parole e con la testimonianza della vita». Ed essendo il primo responsabile della catechesi nella Diocesi, esso ha il dovere di «promuovere la catechesi e di predisporre le diverse forme di catechesi necessarie ai fedeli secondo i principi e le norme emanate dalla Sede Apostolica».
In parole povere deve essere la guida da seguire e da cui costruire un progetto di catechesi che faccia breccia nei fedeli, portando la comunità a crescere spiritualmente oltre che in numero.
Un lavoro questo che non riguarderà solamente il Vescovo, ma si renderà necessario ottenere una collaborazione tra tutte le associazioni diocesane: «Questo potrebbe rendere opportuno, ad esempio, che nella Chiesa particolare si organizzi una commissione di iniziazione alla vita cristiana, in cui confluiscono la pastorale del primo annuncio e la catechesi, la pastorale liturgica e la Caritas, le associazioni e i movimenti laicali. – articolo 421 del documento – Questa commissione potrebbe offrire alla pastorale diocesana orientamenti comuni per l’iniziazione alla vita cristiana, sia nella forma di catecumenato per i non battezzati sia come ispirazione catecumenale della catechesi per i battezzati, essendo importante che tutte le proposte pastorali abbiano la stessa ispirazione di fondo».
Ottenere quindi una linea comune è necessario per crescere insieme.
Da dove partire? Il Vescovo Stefano e il responsabile per la catechesi Don Claudio hanno pensato di creare una Consulta Diocesana dei Catechisti, per radunare da più parrocchie possibili chi si occupa della gestione delle catechesi e non solo.